Notte prima … dell’asilo!

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Ed eccoci qui. Tutto è pronto il grembiulino e lo zainetto. La sera prima dell’ inizio dell’asilo del mio Tato Andrea, anzi no la scuola dell’infanzia perché se sentono che la chiami così ti cazziano. Impariamo i vocaboli giusti per favore!
Sembra ieri che ti stringevo tra le mie braccia appena nato e già sono passati tre anni, volati in un soffio. Sempre insieme io e te. E forse il problema è proprio questo… mammite acuta! Di sicuro i bimbi che si sono trovati catapultati al nido già a pochi mesi, saranno più svegli, sgamati di quelli che invece stanno con le loro mamme.

Non che io sia una mamma appiccicosa e che non fa fare nulla di “pericoloso” al proprio bimbo… questo no.
Sono sempre stata abbastanza “easy” e devo dire mi ha aiutato ad esserlo ancor di più frequentando assieme al mio piccolo un “corso” due volte alla settimana (1,2,3 stella ) che il “Centro per la famiglia e il bambino” del mio comune ha messo a disposizione di noi cittadini. Con una piccola spesa mensile i bimbi, da 1 a 3 anni, possono frequentare cominciando ad inserirsi in un gruppo costituito da massimo 12 piccoli, tenuti a bada da 2 insegnanti (sante donne).

Per il mio Andrea è stato un esperimento importantissimo proprio per imparare a socializzare e stare in mezzo a quelli della sua età.
Infatti si svolgevano attività ludiche tipo Dido’, oppure imparare ad utilizzare le tempere o acquarelli prima con le mani poi anche con i pennelli, letture di libri, costruzioni e tanti giochi liberi spaziando con la fantasia (Andrea ne inventa di ogni). Da timido, schivo e fifone piano piano si è fatto le ossa… quanti pianti e litigate… certo ora vedremo la pratica di tutti i giorni all’ asilo😨.

Per quanto mi riguarda, l’ho detto anche prima, ha aiutato anche me perchè ho imparato a tenere sotto controllo la mia ansia (sotto controllo non sparita del tutto sia chiaro!!!😅) e ad avere più fiducia in lui. Tipo non standogli sempre addosso, lasciandolo fare, controllando e osservando da lontano. Poi dipende da bambino a bambino, non si può generalizzare. Il mio essendo un patatone, di fondo un animo buono, era sempre preso di mira e bersagliato nella lotta del possesso del gioco preferito. Ho cercato di fargli capire, su consiglio delle insegnanti, che se vuole qualcosa oppure non gli sta bene un particolare atteggiamento di dirlo con le parole. In questo sono orgogliosa di Andrea e non perché sia figlio mio, certo ogni scarrafone è bbello a mamma sua, ma perché è sempre stato un bimbo educato.
I morsi non li dava, li riceveva povero e poi correva da me in lacrime… certo dopo l’ennesima volta che si presentava con i segni dei denti sulla mano o sul braccio sfido io qualunque mamma non si debba incazzare. Portate i vostri figli in giro con la museruola porca miseria. Dopo diversi episodi pure lui ha affilato le armi e ha fatto bene e che cavoli.

Poi se senti le mamme i loro figli sono sempre dei santi. Allora parliamone. Ci sono bimbi con un carattere più pacato e remissivo e altri che rompono le balle a questi ultimi perché sono dei piccoli “terroristi” passatemi il termine. Però poi quando anche quelli tranquilli ne hanno le scatole piene scatta la viulenza!!!! E allora giù con i litigi… mio, tuo, ce l’ avevo prima io e così via…😡

Beh comunque staremo a vedere domani come si comporterà. Ecco che sale la mia ansia, ma diamogli fiducia e magari mi stupirà! Come sempre sa fare…
Love My Little Andre. ❤❤❤

Irene ▪ viaggi da mamme ▪

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