Quando nasce una mamma

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Diventare mamma è indubbiamente l’esperienza più emozionante della vita.

Questo è un dato di fatto, ma è altrettanto vero che dal momento del parto in poi, la tua volontà si annienta per lasciare spazio alle esigenze del piccolo nuovo arrivato.

I tuoi bisogni personali si dissolvono. Dal semplice caffè  , fino ai bisogni primari come la pipi’ o la doccia (non ricordo una doccia rilassante da almeno 5 anni, non parliamone nell’ultimo anno😱😱😱).

Ma che succede se ad un certo punto la mamma si rende conto che la sua parte di donna rivendica il sacrosanto diritto ad avere un istante da dedicare esclusivamente a sé stessa?

Al di là  di tutti i sensi di colpa che non sono un optional quando hai un figlio, ma sono da considerarsi di serie, anche il pubblico pensiero non aiuta.

Come osi pensare di uscire di casa senza bambino al seguito?

Perché non ci hai pensato prima di fare un figlio?

Purtroppo sono convinta,  l’ho già detto, che la maternità sia avvolta da un velo di magia, ma anche un pò di ipocrisia.

La maternità per me è fatta di sorrisi che ti riempiono il cuore, ma  anche di momenti di sconforto, di “basta, non ne posso più”, di bisogno di tempo da dedicare con tranquillità ai tuoi figli, ma anche di tempo per te e per quell’uomo che con te ha deciso di vivere con te questa meravigliosa avventura.

È fatta di un’amore immenso che non ha parole per essere  veramente descritto ma anche di  “machimmelhafattofare”.

Sono pensieri che spaventano, ma sono pensieri umani.😢

E allora mi chiedo e vi chiedo: Perché nasconderlo e far crescere ancora di più il senso di colpa.

Perché accrescere questo senso di inadeguatezza???

In questi momenti vorresti sentirti dire : “tranquilla cara mamma di turno, è capitato anche a me, vedrai che passerà “….

Io non mi sento una specie di supereroina senza macchia e senza paura, mi sento umana, e come tutti gli esseri umani ho i miei momenti di sconforto (questo post nasce cosi’😐).

Momenti in cui mi sembra di aver trovato un equilibrio  e momenti in cui mi sembra di fare un disastro.
Lo dico senza vergogna ci sono momenti in cui ho solo bisogno di sentirmi compresa,  meno sola, di capire che non sta impazzendo e che non c’è nulla di cui vergognarsi se sento il bisogno di prendermi una pausa.

Forse devo imparare che “volersi bene”, prendersi cura di sé stesse, è il primo passo da compiere per amare i propri figli.

E che se ogni tanto arriva la tristezza e il momento  “nonsosecelafaccio”, beh devo  accettarlo per quello che è: umanità.

Una mamma nasce con il tempo, non con il parto. Con le cure e  l’amore quasi viscerale per suo figlio, ma egoisticamente,  anche con il bisogno di sentirsi compresa e supportata.

Ilaria ▪ viaggi da mamme

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