Il mio più bel viaggio della vita

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Il viaggio della vita per una mamma qual è secondo voi?

Il sabato e la domenica sono le giornate migliori per godersi appieno i figli. Siete d’accordo con me? Il mio lavoro di Interior Designer non lascia, però, molto spazio alla famiglia soprattutto nel weekend. Questo fino a poco tempo fa, prima di rimanere a casa in maternità. Avevo solo la domenica per strapazzare il mio Andrea. E il settimo giorno, per noi, è sacro. Si fanno le cose che più ci piacciono. Ma c’è un rito al quale non rinuncerei mai e poi mai (che ora è sconfinato anche al sabato mattina per la mia gioia).

Sono le coccole della domenica, entrate a far parte della nostra routine famigliare. Perché, alla fine, per una mamma qual è il più bel viaggio della vita se non vivere i propri figli? 

Il mio più bel viaggio della vita
Il mio più bel viaggio della vita

Andrea è molto mattiniero, alle sei si presenta nel lettone. Sì, avete capito bene: le sei della domenica mattina. E anche gli altri giorni mantiene sempre l’identico rituale eh, ma quello è un altro argomento. Ammetto che, appena si tuffa nel letto, dopo due o tre carezze ripiomba in un sonno profondo e io, la maggior parte delle volte, lo seguo a ruota.

Non settimana scorsa però. Quando Andrea è arrivato nella nostra camera ed era lì accanto a me, i miei occhi sono rimasti spalancati, adoranti davanti ai suoi chiusi. Sarà stata per colpa della pizza mangiata il sabato sera che mi ha fatto girare e rigirare nel letto come una trottola?

Sta di fatto che mentre ero sdraiata nel letto, con lui ad un palmo dal naso ho capito una cosa. Il mio sguardo si è addolcito da tempo. I miei sono diventati occhi adoranti di una mamma innamorata del proprio figlio. Accarezzargli la fronte e poterlo vedere così da vicino ha fatto sì che ne ho potuto ammirare la perfezione. Ovviamente è così per me. Come si dice: ogni scarrafone è bello a mamma sua.

Il mio più bel viaggio della vita
Il mio più bel viaggio della vita

Certo che, se pur per poche ore, dormire insieme con lui nel letto non è il massimo della vita. Più di una volta ho rischiato grosso. In modo particolare che mi potesse rompere il setto nasale precipitandomi addosso a 300 chilometri/h con il suo bel testone. Oppure con i suoi piedi, ormai il 29, non più piccolini che cercano sempre il contatto con il mio corpo per potersi riaddormentare sereno. Lui così si rilassa, io invece no.

Tra l’altro nell’ultimo periodo non riesco nemmeno a riposare bene per via della pancia che cresce. Ve l’avevo accennato qualche post fa che la famiglia si allarga!

E comunque proprio nella penombra mattutina la mia mente è partita in un viaggio indietro nel tempo. Mi sono rivista camminare avanti e indietro nel corridoio dell’ospedale incinta di Andrea. Al primo ricovero piena di ansia e con la paura di perderlo e al secondo invece, poco prima della sua nascita, con i dolori del travaglio.

Non è vero che una donna, con il tempo, dimentica il momento della nascita dei propri figli. Forse il ricordo del dolore quello sì nel corso degli anni si va ad affievolire. Ma io ho impresso nella mia mente esattamente le ore prima e dopo il parto. Sono indelebili nella mia memoria.

Anche perché sono momenti che cambiano inevitabilmente la vita di una donna. Entri in ospedale donna ed esci mamma/donna. La gioia e il dono più grande che, personalmente, potesse accadermi.

Anche se, lo ribadisco spesso, non è tutto rosa e fiori. Ci sono e ci saranno momenti di sconforto. Un continuo ripetersi di “non ce la posso fare”. Mi sono resa conto, comunque, che tutto passa e ora alla soglia dei quasi 6 anni di Andrea mi accorgo che di strada ne ho e ne abbiamo fatta insieme. Mi sono inflitta molti rimproveri per come, in alcune situazioni, sgridavo Andrea e ho fatto parecchi scivoloni durante questo percorso ma le gioie che mi ha dato e continua a dare il mio bambino mi danno la forza per continuare a migliorare.

Il mio più bel viaggio della vita
Il mio più bel viaggio della vita

Posso dire di non essere una madre perfetta, anzi l’hashtag che ho creato la dice tutta #mammaimperfettaeavoltedistratta. Mi impegno con tutte le energie ogni giorno per cercare di non commettere errori. Il mestiere di genitore è davvero il lavoro più difficile del mondo, mia madre me lo diceva spesso, e in questo post troverete i miei pensieri.

Il mio più bel viaggio della vita: pensieri dedicati ad Andrea

Abbiamo esplorato molti luoghi nuovi in questi anni ma, se mi soffermo a riflettere, il mio più bel viaggio della vita sei stato tu fin ora mio piccolo Andrea (io interpreto il viaggio come metafora della vita, sposo in pieno questo pensiero per deformazione ). E tra poco ne cominceremo, tutti e tre insieme, un altro altrettanto magnifico con l’arrivo del fratellino.

Il mio più bel viaggio della vita
Il mio più bel viaggio della vita

La tua vita cambierà figlio mio, non sarai più l’unico a goderti al 100% la mamma e il papà ma dovrai dividere ciò che ami di più con il nuovo membro della famiglia che cresce giorno dopo giorno dentro di me. Ma, sappi, che anche la vita mia e di tuo papà cambierà nuovamente. Un equilibrio, raggiunto con tante difficoltà, che verrà rimesso in discussione nuovamente. Perché ora il nostro cuore verrà diviso in due ma non il nostro amore nei tuoi confronti.

E so già che un giorno, anche se ora sei molto legato a me, dovrò lasciarti andare. Farti percorrere la tua strada. Ma sappi che io e papà ci saremo sempre e spero che il legame che costruirai con tuo fratello sia forte e indissolubile. Una persona sulla quale contare. Il nostro regalo per la vita.

Irene ▪ viaggi da mamme ▪

2 Comments

  1. Alessia says:

    Bellissimo! ho letto il post di getto mentre tra le braccia stringo il mio bimbo, che ha da poco ceduto al sonno! E non sai quante lacrime ho versato.. ❤
    Leggendoti ho rivissuto i 9 mesi con lui dentro di me, tutte le paure e le paranoie, tutti i sorrisi per i suoi calcetti, le notti insonni per il caldo e la pancia enorme.. Ma soprattutto ho davanti a me questi quasi 4 mesi vissuti con lui.. per usare le tue parole, “il viaggio più bello della mia vita”..
    Tra poco per te comincerà un altro viaggio, cara amica mia.. dovrai allontanarti dal porto sicuro per prendere il mare in tempesta, ma sarà tutto così magico che non vorrai chiedere altro.. io e Jacopo vi auguriamo ogni felicità!

    1. Irene says:

      Cara Alessia non sai come mi faccia piacere leggere le tue parole! Il post l’ho scritto in un momento di riflessione e, prima di pubblicarlo, l’ho letto anche a Simone facendo fatica ad arrivare alla fine. Non riuscivo a fermare le lacrime. Noi mamme siamo una forza della natura e anche a questo mio secondo giro “io speriamo che me la cavo” !

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