Allattamento… che avventura!!!

Posted on

In questo caso la premessa è d’obbigo. Questo post l’ho scritto parecchi mesi fa ma è rimasto lì in attesa del “giorno giusto” per essere pubblicato. Negli ultimi dieci giorni si è alzato un “polverone” sui social perchè Valentina Piccini di “Mamme a Spillo” ha pubblicato questa foto (che io trovo splendida e per nulla offensiva), mentre allattava il suo piccolino.

allattamento-che-avventura-foto-1
Allattamento… che avventura! -Valentina e il suo “Giuseppino”-

È stata criticata, attaccata per aver allattato in pubblico e lei prontamente ha risposto così. Ma ora io dico, stiamo scherzando vero??? Ok che la gente non ha un cacchio da fare se non impicciarsi degli affari degli altri ed è subito pronta a puntare il dito (e rompere le balle aggiungo io), ma di fronte ad una scena così io non mi scandalizzarei per nulla. Poi non ha le tette in bella vista scusate, ma è molto discreta. Inoltre questo scatto è pieno di tenerezza. Dai non facciamo gli ipocriti! In TV quante tette e culi (scusate il termine ma ci sta proprio) ci fanno vedere! E poi ci scandalizziamo per questo che è un atto d’amore verso il proprio figlio? Mi verrebbe come risposta solo una parola… vaff… Quindi brava Valentina fregatene delle critiche e vai avanti così, fiera di te e del tuo Giuseppino! 😍 E poi ogni donna è libera di fare ciò che vuole, allattare o non allattare. Mi domando ma chi sono queste donne che si permettono di criticare Valentina? Tutte perfette che sanno quello che è giusto o no? Ma fatemi il piacere.

Ora, se vi va, potete leggere invece l’inizio del mio post (scusate ma l’introduzione ci stava) dove vi racconto la MIA esperienza con l’allattamento di Andrea. 

Oggi vi voglio raccontare una fase particolarmente delicata per me e come penso per la stragrande maggioranza delle donne, l’allattamento. Sono già passati quattro anni ma se ripenso a quel periodo mi metto le mani nei capelli. Fin da piccolo, dallo svezzamento in poi, non ho mai avuto grossi problemi con Andrea per quanto riguarda il cibo ( a parte quest’ ulimo periodo! ). Casomai prima, con il latte 😤. È sempre stato un gran mangione, per mia fortuna !!!

allattamento-che-avventura-foto-2
Allattamento che avventura -foto presa da internet-

Come vi dicevo il periodo tragico, per quanto mi riguarda, è stato quello dell’ allattamento naturale e poi artificiale. L’ allattamento al seno è durato circa un mese, avevo latte in abbondanza durante la notte ed alla mattina, tant’è che me lo dovevo addirittura tirare con il tiralatte, ma con il passare delle ore, tra la debolezza fisica e la mancanza di sonno, il mio corpo non riusciva più a produrlo. Così Andrea, ovviamente non saziandosi, urlava come un aquila ed io da mamma inesperta non sapevo che fare. (Purtroppo il mio corso pre parto si era interrotto “obbligatoriamente” dopo due settimane e quindi le spiegazioni riguardo all’ allattamento le ho saltate!)

allattamento-che-avventura-foto-3
Allattamento che avventura! Latte artificiale -foto presa da Internet –

Mi ricordo ancora un giorno in particolare, in preda quasi ad una crisi isterica, chiamai Ilaria e mi consigliò di provare a dargli l’ aggiunta con il latte artificiale. Dopo essersi scolato il suo biberon avevamo tutti raggiunto la pace… obiettivo centrato! Lui piangeva, oltre per le coliche maledette, perché aveva ancora fame! Il problema però era che il latte artificiale lo faceva rigurgitare di più (a getto). Vi dico solo che per digerirlo faceva una fatica povero… pianti anche di 1 ora e mezza!!!!
Insomma Andrea soffriva di reflusso e nessun pediatra voleva ascoltare le mie rimostranze. La mamma conosce, “sente” il suo bimbo. Ha, diciamo, il sesto senso sviluppato. I dottori l’ hanno capito ai quattro mesi di vita di Andrea, quindi parecchio tardi! Stanchi ci eravamo rivolti alla seconda pediatra privata (oltre a quella della mutua e al pronto soccorso più volte) che solo sentendo il pianto del nanerottolo ha compreso la problematica. Da quel giorno abbiamo iniziato con il latte antireflusso e lì davvero è stato come fare un terno al lotto!!!! Andrea non si disperava più. Quanti pianti, suoi e miei, inutili ci potevamo risparmiare se solo mi avessero ascoltata! Certo, dovessi avere un secondo figlio, me ne fregherei alla grande dei dottori e seguirei di più il mio istinto ( in alcune situazioni non pericolose per il bimbo ovvio 😉). Tutto questo per dirvi che non sono stata di certo una mamma che ha insistito particolarmente con l’allattamento al seno ma di questo non me ne vergogno. Stavo andando fuori di testa non riuscendo a capire quanto mangiasse, cosa che invece con il biberon tieni controllato. Ognuno è libero di pensare come vuole, Andrea è cresciuto ugualmente anche con il latte artificiale.

Comunque successivamente sono passata alla fase svezzamento senza troppi sbattimenti. E meno male, un po’ di pietà visto il calvario dei mesi precedenti!!!  Ho ripreso a lavorare quando Andrea aveva appena compiuto sette mesi. Sì, ho preferito concludere lo svezzamento prima di rientrare ed essere operativa al 100%, perché mi sentivo più tranquilla. Sempre per il solito motivo che mi piace tenere tutto sotto controllo, fare da sola insomma, senza dover dipendere dagli altri. Certo mi fido di chi mi aiuta con il mio nanerottolo ma se posso gestire io le situazioni preferisco! Di sicuro mi stanco molto di più di quelli che demandano!!! A parte gli scherzi se così non fosse non starei di certo serena al lavoro! Invece il vostro allattamento com’è stato? 😉

Irene ▪ viaggi da mamme ▪

  • Share

0 Comments

Leave a comment