Sapete cosa penso veramente? Che la più grande fregatura della maternità è che non esistano le istruzioni per l’uso. Quelle vere intendo!
Quando ho scoperto di aspettare Nicolò ho acquistato badilate di libri sull’attesa, sulla nascita, sull’educazione del bambino. E così mi sono costruita un film fantastico sul mio parto da sogno. E alla fine tutto è andato esattamente al contrario. Tutti la chiamano dolce attesa, ma di dolce c’è poco quando cominci ad avere la nausea. Di naturale nel parto ci ho trovato poco, visto che dopo ben due giorni di travaglio, Nicolò è nato con un bel cesareo.
Ma è giusto così. Questo forse è il significato di avere un figlio… l’imprevisto. Irrompono nella tua vita, te la stravolgono. Diffidate sempre da chi vi dice che va tutto bene, che la sua vita non è cambiata. Capisci subito che la tua vita è cambiata. Volete alcuni segnali? Eccovi accontentate:
- Magicamente la tua media di ore di sonno giornaliera passa da 8 a 2/3 ore per notte
- Il tuo seno improvvisamente diventa meno tonico di uno swiffer
- La ceretta all’inguine diventa uno dei momenti di relax
- Lo shopping adorato diventa shopping for baby
E non pensate che con il secondo migliori. Zac! Il tempo si dimezza ancora! Come la Ghigliottina all’Eredità!
Ho reso l’idea?
Eppure, quando la sera, stravolta, crollo e ripenso alla giornata che mi è sfuggita tra le mani, mi ricordo di Nicolò che ha letto un libro ad Emma sul divano, o che ha gioito per lei che ha imparato a stare seduta e mi ha detto:” Mamma prendile la mano e dille che è stata brava”. Allora tutto passa e mi sento davvero una mamma, sempre imperfetta ma felice.
Ilaria ▪ viaggi da mamme ▪
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