#keepcalmand sonounamammachelavora

Posted on

Colleghe mamme, oggi GRANDE soddisfazione!!!

Finalmente mi sono scrollata dalle spalle il senso di colpa tipico delle mamme lavoratrici (per cui, tranquilla mamma, fallo pure anche tu, nonostante siano passati degli anni ormai 😉😉).

Ecco la notizia UFFICIALE che viene niente po’ po’ di meno che da uno studio della Harvard Business School e che sostiene che dalle mamme che lavorano crescono figli affettuosi e di successo e che  hanno una maggior probabilità di essere assunti, di guadagnare bene e di raggiungere posizioni di vertice rispetto ai figli delle madri casalinghe. A ciò si aggiunga il fatto che i figli delle donne lavoratrici si dimostrino più inclini a ruoli di supervisione. Il 33% di loro ottiene simili ruoli, contro il 25% riscontrato tra i nati da madre senza lavoro. Nello specifico lo studio ha concluso che la probabilità di trovare un impiego delle figlie di donne impegnate nel lavoro è, in particolare, maggiore del 4.5%. Questo risultato è tra l’altro ritenuto statisticamente significativo al 99%, ossia c’è solo una probabilità su 100, che  l’esito sia dovuto al caso.

Non di meno i pupetti delle mamme che lavorano si prendono cura con più impegno degli altri membri della famiglia e collaborano più spesso nelle faccende domestiche.

In conclusione la Harvard Business School ha voluto spezzare una lancia a favore di tutte le mamme che corrono e si impegnano ogni giorno per conciliare famiglia e lavoro.
Per cui da oggi abbiamo un emerito studio che ci rassicura sul fatto che tutto l’impegno profuso ha effetti positivi e duraturi sui nostri figli. “Andando al lavoro, li aiutate a capire che il mondo e la vita offriranno loro molte opportunità”.

La mia personale esperienza di figlia di madre lavoratrice non si discosta molto dal messaggio positivo di questo studio.

Mia mamma ha sempre lavorato con impegno e indubbiamente il fatto che non fosse a casa con me mi ha portato ad essere più autonoma ed indipendente, non avendo chi facesse le cose per me.

Da mamma lavoratrice lo prendo come una “pacca sulla spalla” e aspetto di vedere, più che il reddito o il successo dei miei figli, quanto loro siano forti e capaci di confrontarsi con gli altri  quando saranno grandi e l’impegno che metteranno nel loro lavoro.

Di sicuro aspetti che anche una mamma che non lavora può insegnare ai suoi figli. Vivo sempre nel sogno che sia la qualità del tempo che passiamo con i bambini a fare la differenza è non tanto la quantità.
Dopo aver letto questo articolo comunque mi porto a casa una piccola soddisfazione anche verso tutte quelle persone che, quando spiego che sono già tornata al lavoro, mi guardano come se fossi un’aliena o un’insensibile che ha abbandonato i figli in mani di sconosciuti. In fondo non sempre per una neo mamma tornare al lavoro è una scelta libera, anzi, spesso è dettata da esigenze economiche o di conferma del posto di lavoro.

Purtroppo,  nonostante siamo nel 2016, ci troviamo ancora a scontrarci con una mentalità un po’ retro’, dove non sempre chi è ai vertici è così propenso a comprendere le esigenze delle mamme che rientrano al lavoro o le mantengono il posto o il ruolo, magari ottenuto con fatica prima della maternità, o ancora che siano disposti a investire su di loro perché le mamme hanno altre priorità. .. beh scusate ma i figli non sono una priorità anche per i papà??? Ovvio che si…

E voi mamme casalinghe o lavoratrici, che ne pensate?????

 

Ilaria ▪ viaggi da mamme ▪ 

0 Comments

Leave a comment