Una cosa l’ho capita. Ci sono due categorie di uomini. La prima, nascono maschi e si sviluppano in… uomini eterni “Peter Pan” ( con una grave forma di allergia nei confronti della coppia, infantili e che non vogliono invecchiare). Da starci molto alla larga se la pensate come me (leggete oltre). La seconda, invece, nascono maschi e si sviluppano in… uomini ma con la vocazione di diventare papà. Dall’ alto della mia esperienza (ohhh), li distinguo entrambi a colpo d’occhio. Per una donna che non vuole essere single a vita ma ha voglia di costruire da un rapporto qualcosa di più solido, duraturo e di avere figli, diciamo che è fondamentale avere il fiuto sviluppato in questo. Più che altro per non incappare in problematiche successive alla nascita della coppia. Cioè, magari uno dei due vuole figli e l’altro no.
Quando ero giovane mi sono sempre immaginata, in un futuro molto lontano, di diventare mamma prima o poi. Ho sempre saputo quello che volevo. Per questo non mi è mai piaciuto perdere tempo in relazioni che portavano a nulla. Ho sempre desiderato che mi rimanesse “qualcosa” della persona che stavo frequentando, per esperienza personale. Ognuno ti lascia dei segni importanti e indelebili che rimangono per sempre dentro te. Positivi e negativi, diciamo così. Infatti le storie precedenti al mio matrimonio sono state, più o meno, lunghe anni. Sono fatta in questo modo, prendere o lasciare.
Quando ho incontrato Simone ero single da diverso tempo visto la “pochezza” di UOMINI che girava, solo con voglia di divertirsi e niente di più. Piuttosto me ne sono stata per i fatti miei per un bel po’ di tempo. Ricordo quel periodo come uno dei più divertenti, passato con le mie amiche Valentina, Benedetta e Francy in giro a far casino. (Ilaria era già sistemata 😉)
Lui è stato capace, come mai nessuno, di farmi innamorare e capitolare. Mi ha colpito per prima cosa la sua “testa” di uomo maturo (all’ epoca nel 2004 aveva 29 anni, io 24) e con i controcogl… Credetemi penso ce ne siano in giro pochi. Per una volta non mi sono soffermata a guardare solo la bellezza ( bellocci e vuoti ce ne sono una marea ), che ovviamente è soggettiva. Sono andata oltre. Ha sempre avuto dei sani principi e ben radicati. Con questi mi ha conquistata. Certo i nostri caratteri sono diametralmente opposti, lui mooolto posato e preciso. Io uguale per certi versi ma con una voglia di vivere incontenibile, più casinista e combinaguai. Molto spesso le nostre menti fanno scintille per avere pensieri diversi. Siamo fatti così, però penso che parlare di qualsiasi cosa serva per risolvere tutti i problemi. Diciamo che con me non si annoia…😉. E poi lo ripeto all’ infinito la casa del Mulino Bianco non esiste... sai che monotonia! Ma, la cosa più importante è che abbiamo sempre avuto un punto fermo in comune. La voglia di costruire una famiglia insieme (io l’ ho capito subito, dopo appena tre mesi che ci vedevamo). E Già. Dalla frequentazione a sposarsi il passo è stato abbastanza breve (per me). Tre anni dopo eravamo marito e moglie. E cinque anni dopo il matrimonio è arrivato Andrea. Abbiamo aspettato, ci siamo vissuti.
Non ho mai avuto pensieri negativi o ansie in particolare su come si sarebbe comportato Simone in veste di papà. Anzi. Ha sempre amato molto i bimbi, più di me 😜! Quindi sto in una botte di ferro. I figli dei nostri amici, state sicuri, se vogliono giocare sanno da chi andare. È un bravo intrattenitore. E il bello è che si diverte davvero con loro. Io, invece, dopo un po’ mollo il colpo perché mi rompo 😂!!! È un bravo papà, anzi addirittura è molto coinvolto nel ruolo. A volte penso dovrebbe essere un pò’ più autoritario invece del “papà amico”. Quella che impone le regole di casa ed è più severa, sono io. Fondamentalmente sono, tra i due, quella che ha meno pazienza ed è più rompiballe😂😂😂! Ci compensiamo. Comunque è un papà che ha sempre desiderato imparare a gestire Andrea quasi a 360°. Fin da quando Andrea era piccolo, avrà avuto circa 1 mese, ho suggerito a Simone di ritagliarsi uno spazio solo per loro due, visto il vivere in simbiosi mio e del nanerottolo. Cosi è iniziato il loro rituale del bagnetto. Si divertono (si lavano😉) e giocano insieme. Comunque dico quasi a 360°, perché in alcune situazioni non può sostituire la mamma… tipo:
1) con la preparazione dei pasti. Infatti quando io non ci sono perché sono al lavoro o esco per una cena con le “GIRLS”, deve solo riscaldare perché trova già tutto pronto ( sa fare moltissime cose ma cucinare non fa per lui ).
2) il rituale della messa a letto. Lettura dello stesso libro ormai da un anno e coccole. Mi è capitato di rincasare per l’ ora della nanna ( per Andrea non prima delle 22:30) e dover ripetere il tutto.
3) gli riesce difficoltoso, quando il nanerottolo è malato, fargli aerosol e cure di ogni genere perché il cucciolo cerca la mamma!
Al di là di queste piccolezze, Simone è un papà molto molto presente, sul quale fare affidamento. Il rapporto che è nato tra loro è davvero forte e fatto di complicità. Lo vedo da certi giochi “da maschi” che fanno assieme ( con me il nanerottolo ne fa di tranquilli ), da come Andrea si esalta nel farli con lui e da come lo cerca.
In questo weekend c’è la ricorrenza della festa del papà e quindi lo posso dire. L’uomo che ho conosciuto tanti anni fa si è “evoluto” diventando… un PAPÀ promosso a pieni voti!!! Buona Festa a tutti i Papà! Invece il vostro marito / papà com’è?
Irene ▪ viaggi da mamme ▪
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