Domani è la festa del papà e allora concedetemelo questo post lo dedico a loro, sempre bistrattati dalle mamme😉, e in particolar modo al mio papà, che per me ancora adesso è un super eroe, e a Fabio, senza il quale tutta questa pazzesca avventura non avrebbe senso.
Io e Fabio stiamo insieme da quasi 20 anni, ormai è più il tempo che abbiamo passato insieme che non da soli. .
Conosciuti sui banchi di scuola, in realtà abbiamo cominciato a vederci sotto altri occhi ai tempi dell’Università. È partita quasi per gioco e ora eccoci alle prese con la NOSTRA famiglia formato 2×2. Ho sempre avuto un grande istinto materno, già certa che avrei voluto fare la mamma, lui convinto di volere una vita da uccel di bosco, senza impegni e soprattutto senza prole.
Quando abbiamo deciso di convivere all’inizio è stata dura, abitudini che si scontrano, da 1 ora a 24 ore al giorno insieme, ma poi pian piano ci siamo incontrati e tutto è sembrato facile.
Sul discorso figli però continuavano a non trovarci. Finché un giorno, quasi per caso, vedendo un papà con il suo bimbo a far la spesa, a Fabio è scattata la scintilla, ha cominciato a ticchettare anche il suo orologio biologico e, coincidenze della vita, poco dopo sono rimasta incinta di Nicolò.
Io mi sono sentita mamma dal test, e sempre di più ad ogni centimetro preso, ad ogni calcetto, ad ogni contrazione.
Lui penso il giorno del parto.
Mai visto uno sguardo così innamorato , così imbambolato, come quello di Fabio quando ha preso in braccio Nicolò il giorno in cui è nato.
E non ci crederete mai chi ha affrontato il discorso del secondo figlio è stato proprio lui😨.
Il suo grande pregio è che è sempre stato partecipativo. Nonostante i suoi duemila impegni, che spesso non si conciliavano con il nostro nuovo stile di vita da genitori, quando c’era non si faceva problemi di sorta a gestire Nicolò (fatta eccezione per il cordone ombelicale e in pannolini pieni di cacca😂😂😂). Mi ha sempre incitato a ritagliare degli spazi per me, e per noi, mi ha teso una mano quando ha capito che stavo per crollare, e alle mie lacrime da mamme inesperta ed insicura ha risposto con un abbraccio “virtuale” e mi ha dato la scossa giusta per venirne fuori.
Ha deciso di usufruire della paternità ed è stato a casa con Nicolò prima di lasciarlo definitivamente tra le braccia dei nonni.
Tra i due è sicuramente il meno coccoloso, ma indubbiamente il più autoritario. E al suo 1, 2, 3 Nicolò esegue.
Ripercorrendo questi 18 anni mi accorgo che siamo cambiati, ci siamo evoluti.
Non eravamo esattamente le due metà di un mela, e forse non lo siamo neanche oggi, ma il bello è proprio questo, se no sai che noia!
Niente favole, principi e princepesse forse, ma quando alla mattina mi soffermo a guardarci nel lettone a giocare e farci le coccole tutti e quattro, o sul divano a leggere storie e inventare giochi, sorrido pensando al ragazzo che era 18 anni fa, all’uomo che ho deciso di sposare e al papà che è diventato oggi.
Io senza il mio papà sarei persa😉 ancora oggi alle porte dei 40😨!!!!
Ilaria ▪ viaggidamamme ▪
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