Gelosia, gelosia, pur piccina che tu sia…

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Buongiorno amica mia… arriva la gelosia

Ricordo che, fin dal primo momento in cui ho scoperto di aspettare Emma, il mio pensiero fisso è stato: come farò a gestire la gelosia di Nicolò?
Come avrei potuto fargli vivere serenamente l’arrivo della sorellina? Il nostro era un rapporto quasi viscerale 😕
Per abitudine e deformazione “mentale” cerco sempre di documentarmi, ma devo dire che a poco è servito.

Una volta ricevuto l’esito del bi-test e della traslucenza abbiamo comunicato subito a Nicolò dell’arrivo di un fratellino o di una sorellina, per dargli il giusto tempo di metabolizzare.

Mi sono inventata fiabe da raccontargli e gli ho comprato libri (è sempre stato il nostro canale per comunicare) per rassicurare che “questo usurpatore” non gli avrebbe scippato il cuore di mamma e papà.

Gelosia

E devo dire che a parte l’impatto iniziale, la tecnica ha funzionato. Ci siamo creati degli spazi per noi, ogni tanto qualche battuta su quella “rompiscatole” della sorella che ci interrompe mentre giochiamo.

 

Ma poi arrivano le faccende di tutti i giorni, le corse, ed Emma cresce e rivendica i suoi spazi.  

Grazie ai suoi occhi che sorridono di gioia e alle sue guanciotte da strapazzo, concentra su di sé le attenzioni di tutti.

E allora lei arriva, inesorabile: la gelosia.

Io razionalmente faccio tutto ciò che fa una “mammadamanuale”: cerco di mettermi nei suoi panni. Di vedere la situazione dalla sua prospettiva e da mamma mi prende una grande tristezza, e mi si spezza il cuore, perché anche se mi ripeto in continuazione che è normale, che è una fase transitoria, penso che tutti i capricci, tutti quegli occhioni che mi guardano quando devo dirgli “aspetta un attimo”, sono solo il segnale di un grande bisogno d’amore.

Bisogno che mi sembra di non riuscire a colmare.

E poco importa che tra qualche anno saranno compagni di gioco. Poco importa che grazie a lei non si sentirà più solo.

Ora ha bisogno di sapere che mamma e papà lo amano, e lo amano come prima non a metà. 

Perché quello pensa quando mi dice “Mamma mi metti il pigiama come a Emma?” O quando comincia con una serie infinita di capricci che ti fanno un SACCO ARRABBIARE , e sottolineo e sottoscrivo, UN SACCO, ma che in alcuni casi forse vogliono dire “Mamma sono qua!!”

E allora che si fa??!!

Nella confusione totale del tranquillo tran tran della vita quotidiana e dell’inesorabile ticchettio dei suoi impegni, lasci spazio allo sconforto, alle lacrime, al maledetto senso di colpa.

Ma poi ti fermi e capisci che devi agire, respirare profondamente ed agire. Riprogrammare uno spazio solo per voi, e magari uno solo con Emma povera😉, cercare di stare tranquilla e di non farti prendere dal panico.

A parole sono brava, con i fatti non lo so quindi se nel frattempo qualcuno ha qualche consiglio fate pure rimango in ascolto😊

Ilaria ▪ viaggi da mamme ▪

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