Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

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Perché un viaggio in Alaska con bambini in estate e non altrove

Ecco l’intenso racconto di Valeria e della sua famiglia da anni travellers addicted. Qui di seguito troverete il diario del loro viaggio fai da te. Proseguendo la lettura vedrete foto, e scoprirete luoghi, che vi faranno venir voglia di fare un viaggio in Alaska e andare alla scoperta di questa meravigliosa terra. Scommettiamo?

In Italia, nostra patria, le vacanze estive sono prettamente associate a caldo e mare. Molti sono anche gli appassionati della montagna, ma in un paese mediterraneo come il nostro il fascino dell’abbronzatura a settembre ha sempre il suo richiamo.

Quindi alla domanda che ci veniva sottoposta prima della nostra partenza “Dove andate in vacanza quest’estate?” la nostra risposta, Alaska, creava numerose espressioni di meraviglia. L’interrogativo immediatamente successivo era “Perché?”. Già, perché.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: il motivo

Io e mio marito non vogliamo fare gli alternativi a tutti i costi. Siamo solo curiosi e abbiamo voglia di scoprire posti diversi. I nostri viaggi dei desideri sono spesso ispirati da documentari o da libri letti.

Uno di questi era da tempo l’Alaska, famosa come “terra di confine” per chi ancora oggi vuole staccarsi dalla frenesia che caratterizza le nostre vite e vivere più a contatto con la natura.

La scintilla che ha fatto scattare il nostro desiderio è stato un bellissimo libro fotografico sui ghiacciai che trattava il problema del loro scioglimento a causa del riscaldamento globale. Dopo aver appreso tutto ciò, ci siamo documentati meglio ed effettivamente il volume del ghiaccio sulla superficie terrestre si è ridotto drasticamente con tutta una serie di ripercussioni a catena sempre più vicino a noi. Ma non sono io un’esperta per parlarvi di questo né questa è la sede! Qui mi fa piacere raccontarvi come abbiamo organizzato questo viaggio e cosa abbiamo visto.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: il nostro itinerario

L’Alaska è il più grande Stato degli Stati Uniti d’America (è grande più del doppio del Texas, il secondo Stato per estensione degli USA), ma conta appena 700.000 abitanti (di cui circa 300.000 vivono a Anchorage). Dato la sua estensione è assolutamente necessario farsi un’idea di cosa si vuole vedere e di conseguenza costruirsi un itinerario ad hoc.

Ammetto che in questi casi non è un’organizzazione semplice e bisogna avere pazienza, come quella di mio marito! Bisogna studiare, documentarsi tanto, avere esperienza per valutare le distanze, capire quali possono essere le soluzioni migliori e fare delle scelte ponderate. Quasi tutte le sere per circa un paio di mesi ci abbiamo lavorato e, alla fine, qui di seguito troverete il nostro itinerario.

Vi posso dire, dopo averlo impostato e dopo aver letto diverse altre esperienze sul web, che secondo me è uno dei migliori!

1° giorno Milano – Francoforte

Abbiamo deciso di raggiungere Francoforte in auto perché da lì partiva un volo diretto Francoforte – Anchorage della compagnia aerea Condor. Da Milano a Francoforte sono circa otto ore di strada ma, sia per il costo sia per il tempo e la stanchezza, abbiamo preferito arrivare nella città tedesca con la nostra macchina piuttosto che fare diversi e lunghi scali aeroportuali.

Noi siamo partiti alla mattina presto. Appena Lara si è svegliata l’abbiamo caricata in macchina in pigiama con colazione al seguito. Ci siamo fermati nella prima area di sosta dopo il Tunnel del Gottardo in Svizzera (ve la consiglio perché per i bambini è molto attrezzata) e poi abbiamo fatto una seconda sosta poco dopo essere entrati in Germania per pranzo.

Nel tardo pomeriggio eravamo al nostro hotel il Mercure Hotel Frankfurt Airport e il mattino dopo abbiamo piazzato l’auto nel parcheggio a pagamento dell’aeroporto di Francoforte acquistando il biglietto dal sito web.

2° giorno Francoforte –Anchorage

Con il volo partito da Francoforte alle 14:20 ed arrivato a Anchorage alle 14:10 dello stesso giorno, abbiamo iniziato ufficialmente la nostra vacanza. Avevamo prenotato l’auto a noleggio e appena atterrati siamo andati a ritirarla. Quella che vi consiglio è un piccolo SUV così non avrete problemi a fare anche strade sterrate. Dopo di che ci siamo diretti verso la nostra casa di Anchorage.

Abbiamo usato molto Airbnb per la scelta delle nostre abitazioni e qui potrete vedere la nostra casa per quella notte. Pulita, molto accogliete, proprietari giovani e super ospitali.

Per non appisolarci, siamo usciti subito a fare un giro e ci siamo diretti al Saturday Market (si chiama così ma d’estate c’è anche la domenica), un mercatino molto famoso in città.

Poi la stanchezza aveva preso il sopravvento. Siamo andati a fare un po’ di spesa e siamo tornati a casa per riposarci, cenando presto.

3° giorno Anchorage -Seward

Da qui iniziano i nostri spostamenti. Ci siamo svegliati presto (tanto avevamo il fuso orario da smaltire) e prima di lasciare la città, ci siamo diretti al Salmon Viewing Area di Anchorage.

Come dice il nome è un’area panoramica che si affaccia sul fiume che attraversa la città dove già dalla mattina presto tantissimi pescatori, uno in fila all’altro, pescano salmoni.

Una volta in macchina percorriamo la strada da Anchorage a Seward (125 miglia, circa 2 ore e mezza) facendo qualche sosta per vedere il panorama durante il tragitto e pranzando lungo la strada.

Anche qui a Seward abbiamo prenotato una casa con Airbnb. Questa è la bellissima casa di Donald che ci è piaciuta per i grandi spazi, barbacue e fuoco quasi sempre acceso, cordialità e familiarità.

Dopo aver sistemato le nostre cose ci siamo diretti, per fare un piccola escursione trekking, all’Exit Glacier, un ghiacciaio facilmente raggiungibile a piedi. Da notare lungo il sentiero i cartelli che indicano gli anni nel quale il ghiacciaio giungeva fino a quel punto. Alla fine del percorso ci si rende conto, quanto si è ritirato.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

4° giorno Seward

Finalmente era arrivato il momento tanto atteso. Ammirare dal vivo lo spettacolo del ghiacciaio a picco sul mare. Mi ero immaginata fosse un evento raro vedere un pezzo di ghiaccio che si stacca e cade nell’acqua. Sapete che cadono continuamente? Questo per farvi capire quanto in fretta si sciolgono i ghiacciai! Il fattore imprevedibile è la grandezza del pezzo che si stacca. Più è grande e più è spettacolare, ma non per il benessere della nostra terra.

Ci sono diverse crociere giornaliere nel Kenai Fjords National Park organizzate da varie compagnie. Sono tutte veramente valide. Potete scegliere e prenotare attraverso uno di questi siti www.seward.com, www.alaskatia.com, www.travelalaska.com.
In queste crociere si vedono tantissimi animali marini. Dalle balene alle foche, alle lontre ai leoni marini.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

5° giorno Seward

Giornata di relax. Sveglia con calma, spesa al supermercato, chiacchere con il padrone di casa e ovviamente barbecue in puro stile americano!

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

6° giorno Seward – Cooper Landing

Prima di salutare Seward siamo andati a vedere l’Alaska SeaLife Center che ci avevano consigliato. Molto bello!

Poi abbiamo pranzato in un ristorante al porto di Seward e siamo partiti per Cooper Landing (48 miglia, circa 1 ora e 10 minuti).
A Cooper Landing abbiamo alloggiato al Gwin’s Lodge . Qui ci siamo fermati qualche giorno per vivere altre attività tipicamente alaskiane.

7° giorno Cooper Landing

Il primo giorno ci siamo dedicati al rafting sul Kenai River. Non si tratta di niente di impegnativo in realtà. Si è tutti su uno stesso grande gommone e non si fa neanche fatica. È solo il responsabile che pagaia. Chi viene trasportato può solo godersi il panorama e fare foto/video. La nostra fortuna è che abbiamo avuto una giornata di sole spettacolare, quindi è stato tutto ancora più bello.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

8° giorno Cooper Landing

L’ottavo giorno la famiglia si è divisa: pesca al salmone sul Kenai River per Luca e bear-watching per me e Lara.
Inutile dirvi quanto è stata bella la sensazione di vedere dal vivo scene tipicamente in stile da documentario.

Mamma orsa discende il ruscello cercando del cibo con il suo cucciolo al seguito, Con una zampata prende un bel salmone e risale nel bosco.

Tutto questo in assoluta sicurezza e senza disturbare gli animali. Eravamo su una piccola imbarcazione in mezzo ad una laguna. Siamo giunte sull’acqua dopo circa 45 minuti di volo con un idrovolante (altra bellissima esperienza).

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

Invece Luca e la pesca? Anche per lui fantastica esperienza. Ha sempre amato pescare e la pesca al salmone in Alaska era uno dei suoi miti, come del resto per tanti pescatori. C’è un turismo incredibile in Alaska per chi è appassionato di questo sport.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

Queste due attività le ha organizzate il Gwin’s Logde dove alloggiavamo. Gliele avevamo richieste in fase di prenotazione della camera.

9° giorno Cooper Landing

Arriviamo all’esperienza più attesa da Lara: la slitta trainata dai cani. La giornata era a dir poco fantastica, un sole pieno e caldo senza una nuvola in cielo. Neanche il miglior meteorologo avrebbe potuto assicurarci una giornata del genere dato i tanti mesi di anticipo con cui abbiamo prenotato questa escursione.

Ma, tempo a parte, vi assicuro che è veramente fantastica. Il pacchetto completo tour in elicottero e giro con la slitta trainata dai cani sul ghiacciaio vale la pena una volta nella vita! Non pensate a quanto costa e prenotate!

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

10° giorno Cooper Landing – Valdez

Era arrivato il momento di salutare anche Cooper Landing. Sveglia, abbiamo rifatto le valigie e dopo colazione e siamo partiti per Valdez.
Per arrivare a Valdez abbiamo percorso un tratto in auto fino a Whittier che si trova a circa 1 ora e 30 minuti da Cooper Landing (65 miglia) e qui alle 12.30 abbiamo preso un traghetto che ha attraversato la grande baia chiamata Prince William Sound. All’estremità opposta, in fondo ad un fiordo, si trova la cittadina di Valdez.

Prenotate il traghetto con anticipo perché è molto usato sia dai turisti sia dai locali perché fa risparmiare molti chilometri di auto. Inoltre, attenzione: per arrivare a Whittier bisogna percorrere un tunnel “molto particolare” e bisogna controllare bene gli orari di attraversamento! Si può stare in attesa anche un’ora se il flusso di auto è stato chiuso. A Valdez abbiamo alloggiato presso il Totem Inn & Suites.

11° giorno Valdez

La seconda crociera della nostra vacanza l’abbiamo fatta per vedere da vicino un altro ghiacciaio a picco sul mare. In questo caso abbiamo scelto una crociera della durata di mezza giornata, destinazione Columbia Glacier.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

Il Columbia Glacier è uno dei ghiacciai più estesi del Nord America. Il fronte del ghiacciaio si è incredibilmente ridotto soprattutto negli ultimi otto anni. Nel 2010, il ghiacciaio copriva tutta la fine del fiordo. Ora è visibile solo in tre tronconi. Immaginare quanto doveva essere maestoso è impressionante.

L’imbarcazione, in questo caso, si deve tenere a maggiore distanza perché più ci si avvicina e più gli iceberg nel mare si infittiscono. Come nella precedente crociera, però, abbiamo facilmente avvistato innumerevoli animali marini. Ad ogni incontro la nave rallenta o addirittura si ferma e il comandante spiega che animali sono e le loro caratteristiche.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra

12° giorno Valdez

Dopo tante emozioni era arrivato il momento di un altro giorno di relax. Valdez è la tipica cittadina americana di provincia. Le case sono tutte indipendenti con il loro vialetto, i mall, le tavole calde, parchi e tanti spazi per bambini.
Oltre ad andare a fare rifornimento al supermercato per gli ultimi giorni di vacanza, siamo stati soprattutto ai giardinetti che erano pieni di bimbi e con delle strutture-gioco che a Lara sono piaciute tantissimo.

Leggendo la storia di Valdez abbiamo scoperto che negli anni ’60 la vecchia Valdez è stata completamente distrutta da un terremoto e da un conseguente tzunami. E’ sttata poi ricostruita dove sorge ora (circa 6 km più in alto a nord). Nel pomeriggio abbiamo preso la macchina per andare a vedere la vecchia Valdez, ma non è rimasta veramente nessuna traccia a parte una targa commemorativa (abbastanza nascosta). In compenso però ci ha attraversato la strada un orso nero, quindi più piccolo dell’orso bruno. Sarà stato l’incontro casuale e ravvicinato, ma a me è sembrato comunque enorme!

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra -molo di Valdez-
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra -molo di Valdez-

13° giorno Valdez – Gakona

Partendo da Valdez, la fine della vacanza si avvicinava sempre più. Gli ultimi giorni sono stati continuamente itineranti e la nostra destinazione era ora Gakona (circa 133 miglia, 2 ore e 30 minuti). Abbiamo fatto una sosta per sgranchirci le gambe con un trekking al Worthington Glacier. Un altro ghiacciaio, come l’Exit Glacier di Seward, che abbiamo raggiunto facilmente a poca distanza dalla strada.

Proseguendo il nostro viaggio ci siamo addentrati nella vera Alaska e abbiamo avuto la percezione degli spazi sconfinati di questa terra. Lungo il tragitto, sebbene siamo negli Stati Uniti d’America non ci sono molti posti in cui fermarsi per pranzo perché la zona è veramente isolata. Il nostro consiglio è di avere sempre con voi in macchina qualche snack per le emergenze fame e ovviamente acqua!

Arriviamo nel tardo pomeriggio in questa casa di Airbnb.
Si tratta della casa di Kelly e della sua famiglia: uno chalet completamente isolato nel bosco in puro stile case impossibili Alaska. E’ spartano e con confort stile campeggio, ma l’atmosfera è splendida e i proprietari gentilissimi. Ovviamente no corrente elettrica, quindi niente luce e possibilità di ricaricare i dispositivi elettronici. Fantastico vedere la reazione dei figli. Senza una sera comunque resistono, ve l’assicuro! E per uscire di casa e andare in bagno, rigorosamente all’aperto, non è da dimenticare lo spray anti-orso…

Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra -panorama dalla casa di Kelly-
Viaggio in Alaska con bambini in estate: perchè questa terra -panorama dalla casa di Kelly-

14° giorno Gakona – Talkeetna

Dopo una meravigliosa notte trascorsa dormendo nel silenzio più totale e l’abbondante colazione preparata con cura dalla padrona di casa, partiamo per Talkeetna. Abbiamo deciso di arrivarci con la Denali Highway, una bellissima strada che attraversa la vera Alaska disabitata e che congiunge Paxon (città vicino a Gakona dove ci siamo fermati noi) a Cantwell per arrivare così al Monte Denali (la cima più alta dell’Alaska con 6.194m) e l’omonimo Denali National Park risparmiando veramente molti chilometri.

Attenzione però che pur chiamandosi autostrada, è come una normale statale. Ma soprattutto 180 dei suoi 216 km sono sterrati.

Avevamo letto che non ci sono lungo il tragitto pompe di benzina e posti dove fermarsi a mangiare. In realtà ci sono ma raramente. Noi comunque avevamo preparato i panini e abbiamo mangiato in macchina. È anche un diversivo con i bambini!

Siamo arrivati a Talkeetna in serata. La cittadina è un vero gioiellino con un bel movimento serale, merita anche solo per una cena.
Se la notte prima eravamo in uno spartano chalet nel bosco, a Talkeetna eravamo in una casa sempre nel bosco e fatta tutta di legno perché costruita dallo stesso proprietario, un italo americano falegname e musicista, ma dotata di tutti i confort, calda e accogliente. Dalla sua casa Lara non avrebbe più voluto andare via. Eccola.

15° giorno Talkeetna – Anchorage – Seattle

A malincuore abbiamo dovuto salutare la nostra abitazione e l’Alaska. Da qui per arrivare a Anchorage sono circa 115 miglia, quindi 2 ore e 15 minuti.

Il nostro volo partiva alle 17:30, ma ci siamo messi in viaggio da Talkeetna la mattina dopo colazione perché volevamo fare le cose con calma. Ma non prima di un’ultima chiacchierata con Larry, il padrone di casa.

Per tornare in Italia ci aspettava un viaggio più complicato dell’andata perché avremmo fatto uno scalo ulteriore a Seattle e trascorso una notte lì. Siamo arrivati nella città metropolitana alle 22 e andati subito a riposare in hotel che avevamo preso proprio fuori dall’aeroporto e la scelta è stata davvero comodissima.

16° giorno Volo

Sapendo che la notte successiva avremmo dormito in aereo abbiamo preferito svegliarci con calma e non fare le cose di fretta. L’hotel aveva anche la piscina così Lara si è divertita a farsi un bagno.
Mi è un po’ spiaciuto essere lì e non riuscire a fare un giro a Seattle downtown. La descrivono come una città bellissima e molto viva. Sarà sicuramente tappa di un prossimo viaggio.

17° giorno Francoforte

Siamo arrivati a Francoforte alle 13:20. Recuperiamo la nostra vettura e ritorniamo nello stesso hotel dell’andata per passare la notte.

18° giorno Francoforte – Milano

Non c’è niente da fare, il fuso orario si sente eccome. La sveglia (naturale) è all’alba. Abbiamo aspettato che il ristorante aprisse alle sei di mattina per fare colazione e siamo partiti di buon’ora destinazione Milano.
Nel primo pomeriggio siamo rientrati in casa e ci siamo goduti la pace della città vuota il giorno di Ferragosto!

Viaggio in Alaska con bambini in estate: consigli utili

La maggior parte del turismo in Alaska come potete immaginare si ha nei mesi estivi, da maggio a settembre. Se volete andare a luglio o agosto in cui c’è più turismo, considerate di prenotare tutto per tempo perchè le strutture ricettive non sono tante e rischiate di trovare i posti più cari o più distanti.

La stessa cosa vale per le attività che si vogliono svolgere sul posto, dal rafting al giro con la slitta trainata dai cani. Anche in questo caso, il rischio è che una volta sul posto troviate tutto prenotato e non riusciate a vivere nessuna di queste bellissime esperienze.

Viaggio in Alaska con bambini in estate: costi

Lascio in chiusura il tema inerente al viaggio in Alaska costi. Leggerete che l’Alaska è cara e sicuramente non posso dirvi di no, però considerate dove siete e cosa state facendo. Noi abbiamo fatto delle scelte, confrontato diverse alternative e alla fine fatto i conti. Sicuramente se prenotate tutto prima per viaggio in Alaska, non potrete avere sorprese sul posto e sforare dal budget. L’Alaska sarà anche fuori dal mondo, ma è pur sempre Stati Uniti d’America e sotto ogni punto di vista il servizio al cliente è ottimo.

Quindi non mi resta che dirvi: “Enjoy Alaska!”

Valeria

(Foto e testo di Valeria)
Su di lei: Valeria, mamma della piccola Lara nata nel 2011, e moglie di Luca. Siamo appassionati di viaggi. Tutti e tre insieme abbiamo già visitato numerosi luoghi in Italia, in Europa e nel mondo ma c’è ancora tanto da vedere! Anche perché ai nostri programmi si aggiungono sempre nuove mete! Viaggiare mi permette di guardare la vita quotidiana con un’altra prospettiva. Perché come scrisse il grande Marco Aurelio “La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri”.

2 Comments

  1. Cristiana says:

    grazie ai vostri consigli, ho organizzato anche io un viaggio in alaska, siamo appena tornati ed è stato un viaggio bellissimo.
    La prima parte dell’itinerario è stata simile, ma da Whittier, invece che imbarcarci per Valdez, abbiamo fatto una crociera toccando Skagway, Juneau e Ketchikan.
    Posti meravigliosi!
    Grazie ancora!

    1. Irene says:

      Cristiana sono davvero contenta che i consigli del blog ti sono stati d’aiuto! Se vuoi raccontare la tua esperienza in Alaska con un’itinerario differente siamo qui!

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