Oggi è l’8 marzo. Festa della donna. Ma cosa ne rimane?
Quanti fiumi di parole sono passati sull’importanza delle donne? Quanti scioperi e manifestazioni?
E oggi cosa ne rimane?
Rimane la vita di tutti i giorni e l’importanza di riconoscere ogni giorno gli ideali per cui scioperiamo o manifestiamo.
Rimane la libertà di vivere consapevolmente l’essere donna e mamma. Perché troppo spesso siamo costretti a scegliere tra le due cose.
L’opportunità di essere quello che vogliamo essere senza sensi di colpa.
La possibilità di non sentirsi in dovere di giustificarsi se abbiamo voglia di stare con i bambini senza preparare la cena.
Ci sentiamo libere di andare a bere un aperitivo con le amiche e stare una sera senza figli solo per il gusto di fare due chiacchere.
Rimane il dovere di crescere i nostri bambini, le donne e gli uomini di domani, insegnando loro l’importanza dei gesti semplici, di una carezza, di un abbraccio, di un sorriso, del bacio della buona notte, del “ti voglio bene” prima di lasciarli a scuola.
Rimane il dovere di crescere donne forti che a testa alta difendano la propria dignità senza nascondersi dietro ai cliché della televisione.
Rimane il dovere di crescere uomini abbastanza sicuri di sé stessi da potersi guardare dentro e vivere la propria sensibilità non come una debolezza ma come una risorsa.
Rimaniamo noi uomini, donne, papà e mamme che possiamo e dobbiamo fare la nostra parte.
Ilaria ▪ viaggi da mamme ▪
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