Come continuare a viaggiare con un neonato

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Viaggiare con un neonato si può?

E sì, riuscire a viaggiare con un neonato, è l’argomento che negli ultimi mesi mi rimbomba nella testa con una certa frequenza. Dunque oggi, vi avviso, sono in vena di riflessioni. Non sarà uno di quei post nel quale vi racconto dei nostri spostamenti, gite o viaggi. Ogni tanto prende il largo la mia parte saggia e pensierosa.

Come ben sapete, se seguite il blog, tra poco la nostra famiglia si allarga (se non vi ricordate o ve lo siete persi leggete qui). Oppure si è già allargata visto la data di pubblicazione del post che coincide quasi con quella presunta del parto. Chissà.

Non vi nascondo che, in quest’ultimo periodo, mi sta salendo un mix di timore e ansia. Non per la gestione del nuovo frugoletto in arrivo. Essendo già mamma di Andrea qualcosa mi ricordo ancora. Devo solo rispolverare qualche nozione dato che sono passati quasi sei anni dalla sua nascita! Come si dice… è come andare in bicicletta! Una volta imparato non si scorda mai o non si disimpara più.

Come continuare a viaggiare con un neonato: le mie ansie

Quindi l’arrivo di un nuovo membro in famiglia pregiudica la possibilità di continuare ancora a viaggiare? Come saranno le vacanze con neonato e i viaggi con bambini piccoli? Io non lo ricordo più!

Ecco. L’ho detto. Maggiormente le mie ansie derivano dall’idea di non riuscire più a viaggiare o comunque ad incontrare maggiori difficoltà nel viaggiare con un neonato al seguito. E voi direte “Ma ci sei già passata con Andrea!”. Osservazione più che corretta. Tenete conto però che, prima dell’arrivo di Andrea, viaggiare è sempre stata la mia passione, compatibilmente con il lavoro. E ho cercato di trasmettere questo amore anche a Simone che di natura è più tranquillo di me.

Devo ammettere che con Andrea abbiamo ripreso a viaggiare dopo un anno dalla sua nascita.

Come continuare a viaggiare con un neonato -Laghetto di Valbione, Ponte di Legno 2013-
Come continuare a viaggiare con un neonato -Laghetto di Valbione, Ponte di Legno 2013-

Di viaggiare, lui, non ne aveva tanta voglia. Più che altro, avendo riscontrato dei problemini di salute nei primi sei mesi di vita, (non gravi eh) non era molto contento di fare spostamenti lunghi in auto. Abbiamo anche provato al quarto mese con esito drammatico. Ma sorvoliamo.

Come continuare a viaggiare con un neonato -Senigallia 2012-
Come continuare a viaggiare con un neonato -Senigallia 2012-

Quindi si era fatta strada in me un po’ di paura. Giustificata o meno, pensatela come volete. Mi ero cronicizzata e adattata alla situazione. Con enorme sofferenza dato che, personalmente, viaggiare e scoprire posti nuovi, non per forza dall’altra parte del mondo, mi fa stare bene. Mi fa sentire viva. È importante come l’aria che respiro.

Fino a quando mi sono risvegliata di colpo da questo torpore. E ci abbiamo riprovato. Prima con piccoli spostamenti di due o tre ore d’auto, per poi passare a viaggi un pochino più impegnativi sempre in auto con un maggior numero di ore di percorrenza. Qui trovate uno dei nostri racconti. Non è il primo viaggio fatto, ma il primissimo che ho scritto per il blog!

Come continuare a viaggiare con un neonato -Puglia 2014-
Come continuare a viaggiare con un neonato -Puglia 2014-

Sono cosciente del fatto che viaggiare è sempre stato un mio desiderio e Andrea, da ormai cinque anni quasi sei, lo asseconda. Ma sono altrettanto convinta che tutte le esperienze fatte insieme in famiglia, gli rimangono impresse nella memoria. Ogni volta conserva dei bellissimi ricordi. Infatti ora è lui che propone a noi cosa gli piacerebbe fare!

Rientro anche nella categoria di mamma chioccia o mamma ansiosa (caratteristiche della mamma italiana). Prima di definire un viaggio mi accerto sull’assistenza sanitaria presente in loco e porto con me una marea di medicine. L’ho fatto finora con Andrea immagino solo come mi comporterò con due!

Come continuare a viaggiare con un neonato: le frasi ricorrenti dette

Di certo queste mie attuali insicurezze si accentuano maggiormente quando per strada incontro gente che mi dice “Vedrai con il secondo cambia tutto, non potrai più fare quello che facevi prima”, “Scordati per un bel po’ di viaggiare con due”, “I bambini neonati hanno bisogno dei loro ritmi”. Ve ne risparmio altre.

Queste frasi di certo non mi tranquillizzano e non mi sono d’aiuto. Ma vi dico un segreto. Con il tempo ho imparato a fregarmene.

Come continuare a viaggiare con un neonato: i consigli di alcune mamme blogger

Da quando sono attiva sul web con il blog, tramite i canali social, ho avuto la fortuna di conoscere famiglie e mamme con la mia stessa passione. Con due o tre bambini al seguito di varie fasce d’età. Quindi il quesito sul viaggiare con un neonato loro se lo sono già poste qualche anno fa. Parlando di questo argomento ho fatto loro i complimenti per come gestiscono i figli. Ecco i loro consigli:

Letizia di In cinque con la valigia mamma di tre bimbi Matteo 10 anni, Anna 9 e Francesca 5 anni. Ha cominciato a viaggiare con i primi due figli entrambi piccoli, avendoli avuti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, e non è stato affatto semplice.
Con la terzogenita, di soli 7 mesi, invece sono partiti in auto tutti e cinque alla scoperta di diverse zona dell’Europa ed è stato meraviglioso. Un viaggio di quel tipo con i primi due non l’avrebbe mai intrapreso perché non era pronta.

Con le sue parole mi ha rassicurato. Mi ha detto: “Capirai da sola quando è il momento di ripartire. Sarà tutto naturale”.

Marta di Viaggi e Sorrisi conosciuta anche di persona al blogtour l’anno scorso. Mamma di Samuele, 5 anni, e Martina, di 2 anni e mezzo.
La massima che ha coniato è: “Ho imparato molto di più viaggiando che studiando, e un sorriso vale più di mille parole”. Quindi mai bloccarsi davanti alla paura, superarla e andare oltre.

Il pensiero che abbiamo in comune è che viaggiare non significa andare a 5000 chilometri di distanza da casa, ma esplorare anche posti vicini a noi.

Maria Luisa di Italia con i bimbi mamma di ormai due ragazzi quasi adolescenti di 9 e 14 anni. Ha incominciato a viaggiare quando i suoi bambini avevano rispettivamente 6 mesi. Mi conforta assicurandomi che con il secondo figlio ci si comporta in modo più easy senza troppe ansie e attenzioni cosa che con il primo inevitabilmente si hanno.

Alessandra de I viaggi dei rospi mamma di Federico, 8 anni, e Giacomo di 2 anni. Sei anni di differenza come li avranno i miei. Per lei è stato un passaggio traumatico. I due bambini erano completamente diversi in epoca neonatale. Il primo è molto più pacato e con lui non hanno mai avuto problemi nel viaggiare. Il secondo ha scombinato i loro equilibri, essendo un piccolo diavoletto, e non ha mai amato gli spostamenti in auto.

Il suo consiglio è stato illuminante. Ovviamente per prima cosa di prendere il tempo necessario per conoscere il piccolino in arrivo e non farsi prendere dallo sconforto. Avere la consapevolezza di possedere gli strumenti necessari per affrontare qualsiasi inconveniente (dato che ci sono già passata con Andrea). Ma soprattutto, nel caso questi strumenti non funzionassero con il secondo, di essere pronta a nuove soluzioni. Senza paura perché sarà una bellissima avventura.

Basta agire con naturalezza e tutto verrà da sé.

Come continuare a viaggiare con un neonato: le mie conclusioni

Dopo aver ascoltato i loro consigli mi sento più sollevata perché posso dire che le mie paure sono timori che ogni mamma ha attraversato o sta attraversando. Basta non mollare ed attendere il momento giusto per rimettersi in pista. Spero che queste mie riflessioni e i pareri di altre amiche blogger possano essere d’aiuto a mamme viaggiatrici che si trovano nella mia stessa situazione.

Trasmettere l’amore per i viaggi e di conoscere gente di differente nazionalità è quello che mi auguro di riuscire a fare con i miei figli.

Perché viaggiare con un neonato al seguito si può (leggete qui) e aggiungo… si deve!

Irene ▪ viaggi da mamme ▪

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