Al MUSE di Trento con bambini
Abbiamo deciso di visitare il famosissimo museo, il MUSE di Trento, approfittando di un giorno un po’ nuvoloso durante la nostra piccola vacanza a Folgaria. Quale modo migliore per poter intrattenere un bimbo curioso come Andrea e sfruttare così il tempo al meglio?
Avendo trascorso dei giorni di villeggiatura presso l’Hotel Luna Bianca, avevamo diritto alla Trentino Guest Card. Questa carta è la chiave per entrare gratis nei musei (e potevamo farci scappare una visita qui?), castelli (siamo stati a Castel Beseno), parchi naturali, centri termali e tantissime altre attività compreso viaggiare gratis sui mezzi di trasporto in tutto il Trentino per tutta la durata della vacanza.
Innanzitutto il MUSE è il museo delle Scienze, il primo in Italia a riunire scienza, natura e tecnologia e ad analizzare i vari problemi che si presentano nella vita di tutti i giorni.
Quando andare al MUSE di Trento
Prima cosa da fare, appena arrivati, è parcheggiare il proprio mezzo. C’è un comodissimo parcheggio al piano interrato, costo 2 euro all’ora.
Salendo al piano zero ci si trova la zona delle casse, l’ingresso e il Muse Cafè area ristoro accessibile senza dover entrare al museo. Il consiglio intelligente che vi do per visitare il museo è di non scegliere un giorno piovoso (praticamente tutta Trento è lì, così mi hanno detto) né tanto meno i momenti di alta stagione.
L’ideale sarebbe andarci in un giorno infrasettimanale! Noi non potevamo scegliere giorno migliore, pur essendo agosto, e di sabato per giunta, non abbiamo fatto coda e non c’era nemmeno affollamento. Poi l’ulteriore nostra fortuna è stata la Trentino Guest Card, come vi ho accennato precedentemente, e tutti e tre siamo entrati gratis. Quindi tempo di fare il biglietto, giusto pochi minuti, ed eravamo già all’interno.
Museo Scienza Trento: come visitarlo
La visita al museo MUSE di Trento si può effettuare in due modi: prendere una guida oppure curiosando e leggendo da soli, facendo riferimento al personale sempre disponibile per qualsiasi domanda.
Tutto lo staff (lo riconoscerete indossa la maglietta rossa con il logo del museo 😉) è di notevole aiuto. Sono istruiti e pronti a rispondere a tutte le domande curiose. Davvero gentili e carini. Se vedono che c’è molto interesse ad un particolare argomento, si avvicinano e cercano di interagire con il bambino, stimolando così in lui la curiosità e l’intelligenza, ponendogli delle domande.
Per Andrea, ad esempio, uno di questi episodi è capitato al 3° piano nell’area del bosco delle scoperte (Discovery Room). Ci sono tronchi d’albero con tanti cassetti pieni di calchi di impronte di animali, resti ossei, e degli escrementi (racchiusi nelle teche eh 😉!) dei vari animali. Andrea era come impazzito di gioia nel trovare tutto ciò e completamente rapito ad ascoltare cosa la guida gli dicesse.
Un’altra trovata carina, per rendere sempre più partecipi i bimbi, è lo “zainetto dell’esploratore” (preso a noleggio al costo di 5 euro) dove all’interno c’è un binocolo, una lente d’ingrandimento, dei campioni di roccia, dei campioni di semi e un libretto dove i più grandicelli possono annotare le loro impressioni e i piccoli colorare.
Ma procediamo per gradi.
All’ingresso specificano di visitare il museo partendo dall’alto, quindi dal 5° piano e scendere via via. Poi ognuno può fare come vuole, noi abbiamo seguito il consiglio perchè di fondo c’è una logica.
Piano 5°
C’è una splendida terrazza panoramica, dove vengono coltivate diversi tipi di fiori e piante aromatiche, dalla quale si può vedere il parco sottostante e il palazzo “Le Albere”, una splendida costruzione del ‘500 nel quale si alternano diverse mostre. Ora c’è l’esposizione fotografica della “Guerra Bianca (Prima Guerra Mondiale), vivere e morire sul fronte dei ghiacciai” fino al 25 Settembre 2016.
Piano 4°
Da questo piano comincia il viaggio multisensoriale del MUSE. Si vive l’avventura tra i ghiacciai, si capisce il suo clima e gli organismi viventi. Addirittura si può toccare con mano la superficie di un vero ghiacciaio!
Piano 3°
Qui troviamo il labirinto della biodiversità alpina, gli adattamenti e le strategie di sopravvivenza da parte di animali, piante e la Discovery Room (quello che ho scritto precedentemente😊)
Piano 2°
Geologia delle dolomiti, risorse del sottosuolo e rischi ambientali.
Piano 1°
La preistoria alpina, l’evoluzione dell’uomo e la sostenibilità.
Piano 0°
Scienza interattiva, Maxi Ohh.
Scienza Interattiva
Qui Andrea si è divertito davvero molto a provare tutte le postazioni interattive, sono semplici esperimenti che ti fanno avvicinare alla scienza in modo gioioso.
Area Maxi Ohh!
Questo è un altro spazio espositivo, oltre alla Discovery Room, dedicata ai più piccini dagli 0-5 anni e ai loro accompagnatori. È un luogo dove poter sperimentare in prima persona e i bambini sono liberi di guardare, toccare, annusare e ascoltare. Per accedere a questa zona bisogna fare un “piccolo” biglietto, 2 euro, ulteriore a quello dell’ingresso.
Piano -1°
Le tracce della vita, DNA e la Serra Tropicale.
Per completare la visita al museo tenete presente che ci vogliono almeno tre ore buone.
Museo MUSE: non solo per bambini
L’impatto che si ha dal di fuori ammirando l’edificio, dove all’interno trova ubicazione il MUSE, è emozionante e interessante al tempo stesso. Non a caso chi l’ha progettato è Renzo Piano, un noto architetto attivo a livello internazionale. Ovviamente la mia è un’osservazione da addetto al settore 😉! È a dir poco spettacolare, con grandi vetrate, e richiama la forma delle montagne. L’area dedicata a questo progetto è l’area ex Michelin, ora invece denominata “Le Albere”.
Tutto è stato realizzato secondo severi principi di architettura ecosostenibile. Il progetto è stato concepito, e poi creato, per risparmiare energia. Non a caso è stato utilizzato un materiale, il legno, che proviene dalle foreste e quindi di per sé un materiale rinnovabile e riciclabile.
MUSE museo delle scienze: informazioni utili
Per chi pensa che i musei sono noiosi, dove ci sono ambienti che ai bimbi non piacciono, vi dico andate e non ne rimarrete delusi! Anzi! Oltre ad essere stimolante per i bambini, questo museo si rivolge a persone di qualsiasi fascia di età. Si “tocca con mano”, si sperimenta e si impara, quindi si torna a casa con il proprio bagaglio culturale aumentato.
Per il mio Andrea è stata una giornata piena di emozioni, ed io e Simone eravamo felici nel vederlo così. Quindi vuol dire che abbiamo centrato la meta! Provare per credere!
Il MUSE si trova a :
Corso del lavoro e della scienza, 3
38122 Trento
Trentino Alto Adige
Orari di apertura: da martedì a venerdì 10.00 – 18.00; sabato e domenica 10.00 – 19.00
Lunedì chiuso. Per chiusure festive consultate qui.
Il MUSE è privo di barriere architettoniche ed è accessibile ai passeggini. Sono disponibili a richiesta sedia a rotelle e marsupio porta enfant. I bagni sono dotati di fasciatoi per il cambio dei più piccoli.
I biglietti di entrata al MUSE si possono acquistare presso il museo oppure per evitare code è attivo un servizio di biglietteria on line
Per maggiori informazioni su costi dei biglietti www.muse.it
Andateci e scriveteci nei commenti le vostre impressioni. Buona visita!
Irene ▪ viaggi da mamme ▪
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