Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

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Oggi Valeria e la sua famiglia ci portano a Cuba! Seguendo i loro consigli voliamo verso questa splendida isola dei Caraibi. Ecco tanti suggerimenti, sulla loro vacanza on the road, per chi vuole esplorarla con i bambini.

Cuba: la nostra meta prescelta

Da quando ci conosciamo io e mio marito facciamo sempre una vacanza intorno a marzo. E’ un momento dell’anno in cui si può andare in tanti paesi. Ad agosto il clima, invece, non è così perfetto. Inoltre ti permette di fare un break tra le festività natalizie e le vacanze estive. Fino a quest’anno non abbiamo avuto problemi perché Lara va ancora all’asilo. Dall’anno prossimo, alle elementari, convinceremo le maestre che viaggiare è molto istruttivo e speriamo la pensino come noi!

Quest’anno abbiamo scelto l’isola di Cuba.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

La zona Caraibi ci piace molto (vi racconterò volentieri altri viaggi), perché la gente è accogliente e solare. C’è sempre musica, il mare è spettacolare e si parla spagnolo ed è una lingua che mio marito sa molto bene. La nostra è stata, come sempre, una vacanza itinerante on the road. Niente volo charter e villaggio turistico, così non si può apprezzare e capire cosa è veramente Cuba.

Prima di descrivervi il nostro tour giorno per giorno, mi sembra giusto partire con alcune notizie tecniche da guida turistica, ma testate dal vivo in prima persona. Per informazioni e consigli pratici, tipo i documenti che servono e tanto altro ancora, vi rimando a questo post.

Quando andare a Cuba: il clima

Da dicembre a marzo è il momento migliore per andare. Di giorno la temperatura arriva a 30°, senza umidità, e la sera 18°. Si sta bene con una felpa e magari anche dei pantaloni lunghi nell’interno dell’isola. Questo periodo coincide, purtroppo, anche con l’alta stagione quindi i prezzi sono più alti. Ovviamente nelle festività natalizie costa di più il volo (anche 1.500 euro a persona) ma se andate a marzo si trovano senza problemi a 500 euro. Capite la differenza di partire a metà anno?

Questo periodo è anche la stagione secca in cui piove molto raramente mentre, invece, in estate può fare degli acquazzoni e c’è un caldo umido e pesante.

Infine a marzo, praticamente, non ci sono zanzare. Solo pochissime e per niente fastidiose al massimo nella zona costiera.

Dove dormire a Cuba

C’è da fare una prima considerazione generale: una struttura (hotel o villaggio) valutata 5 stelle equivale ad un nostro 3 stelle. Questo non è per fregare il turista, è che proprio non hanno i mezzi per avere quello standard qualitativo. Ho trovato molta pulizia e anche attenzione, ma non bisogna dimenticare che hanno avuto un rigido embargo fino a poco tempo fa.

La sistemazione, secondo me, più bella per vivere Cuba è dormire nelle loro Case Particular. Sono case private che i proprietari mettono a disposizione totalmente o solo stanza con bagno agli ospiti.

Per trovarle e prenotarle ci ha pensato sempre il nostro Cuba Center. Abbiamo dormito anche in un hotel a L’Avana e gli ultimi tre giorni ci siamo rilassati in un villaggio turistico. Abbiamo sperimentato un po’ tutte le tipologie, insomma! Ma le Case Particular, e soprattutto i proprietari con cui abbiamo instaurato un bellissimo rapporto, ci sono rimaste nel cuore.

Come spostarsi a Cuba

Noleggio Auto

Noi abbiamo noleggiato una macchina (sempre attraverso il Cuba Center), ma ci sono molti bus turistici che girano per tutta l’isola. Certo con i bambini meglio avere un mezzo proprio così da essere indipendenti! Bisogna, però, muoversi per tempo per noleggiarla e farlo assolutamente dall’Italia perché le macchine a noleggio sull’isola sono ancora poche e si rischia di non trovarne più a disposizione.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Situazione autostrade e regole varie

Le autostrade e in generale le strade sono ben tenute. Ci ha stupito soprattutto la grandezza delle autostrade, soprattutto perché sono quasi deserte. Viaggiano per strada: mezzi agricoli, carretti trainati da cavalli, biciclette. Ci sono persone ai lati delle strade che vendono di tutto (caschi di banane, enormi collane di cipolle bionde, formaggio, polli arrosto!) oppure aspettano l’autobus. Magari attraversano tranquillamente la strada anche se ti vedono arrivare, quindi non bisogna distrarsi. I distributori di benzina non sono molto frequenti e a volte sono dal lato opposto della propria corsia di marcia, ma a Cuba si può attraversare l’autostrada per raggiungerli.

I bambini non utilizzano i seggiolini sull’auto, ma devono stare seduti sul sedile posteriore. Le cinture di sicurezza sono obbligatorie solo davanti.

Consigli

Le indicazioni stradali sono abbastanza buone. Comunque non avendo il navigatore e non potendo fare affidamento sul vostro cellulare, bisogna partire muniti di cartine. Noi usiamo molto Google Maps.

Mio marito è bravissimo, stampa e numera tutte le cartine del percorso e raramente sbagliamo. E comunque a Cuba sono tutti gentilissimi a darti indicazioni, al massimo ti chiedono un passaggio. Si usa ancora molto l’autostop perché molta gente non può permettersi l’auto! Non bisogna aver paura a caricarli in macchina, per loro è veramente una prassi normale. Lara si era così abituata ad avere un vicino di posto, che quando faceva un riposino, nel momento in cui si svegliava ci chiedeva: “Chi è salito questa volta?”

Bambini

Assolutamente questa è un isola da visitare con i bambini. I cubani li amano e sono molto attenti nei loro confronti! Giocano e scherzano con loro. Nei ristoranti li servono per primi e non ho mai sentito nessuno lamentarsi se corrono e giocano.
Non era il caso di mia figlia, ma avevo letto su una guida che sull’isola sono difficili da trovare i pannolini. A parte il fatto che in centro a L’Avana ho visto un negozio per bambini che li aveva, mi sembra davvero strana come cosa visto il numero di bambini che popolano l’isola. Comunque portatevi la vostra scorta, ma in caso finissero non drammatizzerei troppo perché, sicuramente, una mamma cubana vi saprà indicare dove trovarli.

Cibo

Credo che nessuno possa avere problemi con il cibo cubano.
La base della loro cucina è carne o pesce alla griglia accompagnata da riso e insalata. Come carne mangiano tantissimo pollo, ma anche manzo e maiale. Il pesce è per i turisti, trovate molto l’aragosta, i calamari e i gamberi. Il riso, soprattutto per i bambini, specificate che lo volete bianco, perché a volte lo fanno anche con i fagioli neri. La pasta si trova solo nei ristoranti turistici e Lara un paio di volte l’ha mangiata. Io non ho avuto il coraggio di assaggiarla…

Ho scoperto invece che sono degli amanti della pizza. Anche questa non ho avuto il coraggio di assaggiarla, ma si trova tantissimo in giro e loro la mangiano molto spesso. Non immaginatevi delle pizzerie, la usano come cibo da strada take-away!
Importantissimo: a Cuba non si deve bere l’acqua del rubinetto anche se è potabile perché comunque non è depurata come la nostra e quindi rischiamo di subire spiacevoli conseguenze. Quindi, bere sempre acqua da bottigliette acquistate chiuse!

1° Giorno Milano – L’Avana

Molte compagnie aeree ormai arrivano direttamente a Cuba. Se vi rivolgete ad agenzie di viaggio potete prendere anche charter che fanno voli diretti. Noi i voli li acquistiamo direttamente sui siti delle compagnie aeree oppure su Expedia.it. E’ un sito sicuro che non adotta politiche di prezzo che poi si rivelano solo degli “specchietti per le allodole”.

In aereo

In questo caso abbiamo volato con Air France, quindi da Milano Linate abbiamo fatto scalo a Parigi Charles De Gaulle e poi siamo arrivati a sera tardi a L’Avana. Per il cambio all’aeroporto di Charles De Gaulle abbiamo scelto di fare una sosta lunga di almeno due ore. Dato che dovevamo fare i controlli di uscita dalla UE e poiché è un aeroporto molto grande. Tra un gate e l’altro ci si deve spostare parecchio. Il volo da Parigi a L’Avana è durato dieci ore e mezza. Sembra che non passi mai, ma alla fine passa!

Anche senza richiederlo (e pagarlo extra) con la prenotazione, per Lara è arrivato un menù speciale per bimbi e un kit che aveva all’interno matite colorate, un album con giochi e figure da colorare, il memory, etc. Non c’erano film in italiano, ma Lara ha guardato volentieri Alla ricerca di Dory e Pets in inglese. Anzi, era tutta fiera perché fa lezione di inglese e diceva di aver capito tutto! Ma la cosa che le è più piaciuta è lo spuntino che ad un certo punto hanno distribuito, un golosissimo mini Magnum. Ovviamente si è mangiata anche il mio!

Arrivo a L’Avana

Siamo arrivati all’aeroporto de L’Avana che erano circa le 23:00. Abbiamo preso un taxi e ci siamo fatti portare al nostro hotel. Avevamo scelto l’Hotel Terral che si trova verso la fine del Malecòn, il grande viale lungo mare, appena fuori da L’Avana Vieja. Ci ha piacevolmente stupito la precisione nell’accoglienza anche a tarda notte. La camera era spaziosa, moderna e molto pulita. Ovviamente siamo andati subito a riposarci!

2° Giorno – L’Avana

Dopo una bella dormita alle 8.00 eravamo già a fare colazione. Dalle finestre della sala dell’hotel, mentre facevamo colazione, abbiamo iniziato a vedere quelle caratteristiche vecchie macchine americane che sfrecciavano sul Malecòn. Non ci eravamo organizzati per affittarne una, ma abbiamo chiesto alla reception e in dieci minuti ci hanno organizzato tutto. Tempo di finire la colazione, salire in camera per prepararci e fuori dall’hotel ci aspettava una fiammante Ford decapottabile del 1946.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road – Parque Alemendares –

In due ore abbiamo fatto un bellissimo giro della città: dal Parque Alemendares a Plaza de la Revolutiòn, per concludere nell’Avana Vieja, dove poi abbiamo continuato a piedi.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road – Plaza de la Revolutiòn –

L’Avana Vieja

L’Avana Vieja è il vero cuore della città, può sembrare sporca, abbandonata, ma personalmente mi ha affascinato proprio questo suo essere decadente che lascia immaginare un passato ricco e fiorente. Sono, infatti, più di trent’anni che l’UNESCO ha dichiarato la città vecchia patrimonio culturale dell’umanità, ma ancora di palazzi restaurati se ne vedono ben pochi.

Noi abbiamo l’abitudine di leggere la guida e portarla con noi, ma sul posto seguiamo più gli occhi di un itinerario preciso. Personalmente consiglio di fare così, soprattutto con bambini al seguito, si gira più sereni senza l’ansia di dover vedere tutto per forza.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

3° Giorno  L’Avana – Vinales (177 km)

Parco Nazionale di Vinales

La mattina dopo abbiamo subito richiuso le valigie e con un taxi ci siamo fatti portare all’aeroporto dove avevamo scelto di ritirare la macchina a noleggio. La società con cui il Cuba Center ci ha prenotato la vettura si chiama Cubacar.
Con tempi tecnici abbastanza veloci rispetto agli standard del Sud America, verso le 11:00 eravamo in partenza verso Vinales. Viaggiavamo in autostrada e abbiamo caricato l’autostoppista che più ci ha aiutato in questa vacanza. Julio doveva andare a Vinales dove lavorava come guida nel Parco Nazionale di Vinales.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road -Parco Nazionale di Vinales-

Ecco così che arrivati a Vinales non abbiamo neanche dovuto cercare dove andare a vedere le piantagioni di tabacco e organizzare il giro a cavallo, sembrava ci aspettassero già!

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Inutile dire che a Lara è piaciuto tantissimo il cavallo. Il nostro si chiamava Caramello, quello di papà Mojito.

Pedro, il ragazzo che ci accompagnava, le ha fatto vedere come si tenevano le redini e come si usavano. Io in pratica facevo solo il peso! Ovviamente sono cavalli bravissimi che ormai conoscono il percorso a memoria, quindi praticamente si guidano da soli, ma questo non glielo diciamo ai piccoli!

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Casa Particular

Arrivato l’imbrunire siamo ritornati in paese per andare a cercare la Casa Particular che ci ospitava per la notte.
Vinales è la classica cittadina con una strada principale molto frequentata con ristoranti, negozi e strade laterali minori più tranquille. Proprio al termine di una di queste stradine si trova Villa El Crepuscolo, l’abitazione di Yurien e la sua accogliente famiglia che abbiamo prenotato tramite Airbnb.

Ve la consiglio caldamente perché è pulita e accogliente nella sua semplicità, ha un terrazzino panoramico sul tetto dove al mattino viene servita una colazione veramente ottima e abbondante cucinata dalla mamma di Yurien. Ha un costo extra la colazione, ma ne vale la pena. Una sola nota, visto i problemi di connessione internet che ancora hanno a Cuba, non preoccupatevi che non risponda subito ai vostri messaggi su Airbnb. Vi assicuro che è veramente velocissimo per i mezzi che ha a disposizione.

4° Giorno Vinales – Penisola de Zapata (340 km)

Horizontes Guama

Dopo l’abbondante colazione sul terrazzo della casa di Yurien eravamo pronti per ripartire. Verso le 9:30 eravamo in macchina perché avevamo comunque un po’ di strada da fare anche se abbiamo deciso di fare questa sosta invece di andare subito a Trinidad.
Verso metà pomeriggio siamo arrivati alla struttura dove avremmo passato la notte.

Si chiama Horizontes Guama ed è un hotel costruito su palafitte collegate da passerelle comunicanti perché sotto c’è acqua o acquitrini. La zona è una grande palude di 5.000 km quadrati.

E’ chiaro che se fossi andata a Cuba in agosto avrei evitato questa zona come la peste causa zanzare e insetti. Quando il clima è secco, è ovvio che a differenza degli altri posti, qui qualcuna ne troverete ma veramente basta mettersi una volta l’anti-zanzare.
Lasciata la macchina al parcheggio per raggiungere l’hotel c’è un trasbordo su dei piccoli motoscafi. Dopo dieci minuti di navigazione ci si ritrova in mezzo al nulla immersi nella natura.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Abbiamo fatto solo un giretto tra le palafitte perché quella sera Lara non era stata molto bene e quindi ce ne siamo stati tranquilli, ma organizzano anche giri in canoa che sono particolarmente suggestivi al tramonto e mi hanno detto ancora di più all’alba. Comunque anche dalle passerelle non è stato male. La cosa impressionante è stata vedere la quantità di uccelli, anche solitamente difficili da vedere, come i minuscoli colibrì.

5° Giorno  Penisola de Zapata – Trinidad (186 km)

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Noi e i coccodrilli

Il mattino dopo Lara stava meglio, ma abbiamo deciso di prendercela ancora più con calma. Abbiamo fatto colazione, chiuso i bagagli e ci siamo fatti riportare con il motoscafo sulla terraferma. Appena prima del parcheggio del nostro hotel avevamo visto che c’era una piccola riserva in cui si potevano vedere i coccodrilli. In questa laguna si è infatti insediato il coccodrillo americano. Il giro è stato breve, circa mezz’ora, e si vedono i coccodrilli in grandi gabbie all’aperto in tutte le fasi della crescita a partire da pochi mesi in poi. Ovviamente non poteva mancare la foto con il coccodrillo. Io, anche questa volta, ho solo scattato le foto. Non riesco a superare l’enpasse di toccare la pelle di un rettile!

Playa Larga

Dopo il giro tra i coccodrilli, essendo a pochi kilometri dal mare, abbiamo deciso di andare a farci un bagnetto e proseguendo sulla strada siamo arrivati a Playa Larga. Lara si era completamente ripresa, ha visto la spiaggia e in pochi minuti era già immersa nell’acqua.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Eravamo a metà giornata e non avevamo ancora fatto progressi per il nostro spostamento giornaliero, ma era comunque inutile mettersi in marcia all’ora di pranzo. Così ci siamo spostati nel paese di Playa Larga e abbiamo pranzato in un bellissimo ristorantino che aveva i tavoli su una terrazza coperta vista mare.

Trinidad

Rifocillati finalmente siamo partiti per Trinidad dove siamo arrivati senza problemi nel tardo pomeriggio. Siamo stati accolti nella bellissima Casa Particular di William e Noemi, Casa Indigus. Qui abbiamo passato solo una notte, ma non avremmo più voluto andare via. William e Noemi ti accolgono nella loro dimora e ti fanno sentire come a casa. Oltre a essere pulitissima e fresca, è bella anche nei minimi particolari realizzati direttamente dal padrone di casa. Se ancora non sei rimasto a bocca aperta dall’abitazione, quando arrivi al patio non puoi fare altrimenti. E’ un’oasi di pace con bellissime piante tropicali dove stai per ore senza neanche accorgertene a parlare e a bere Cuba Libre con i padroni di casa. Lara, poi, ha trovato Baloo, un divertentissimo cagnolino di razza pechinese con cui ha giocato per tutto il tempo senza sosta. Oltre a tutto questo la posizione della casa è ottima perché in pochi minuti a piedi si entra già nel centro storico di Trinidad.

6° Giorno Trinidad – Cayo Santa Maria (179 km)

Siamo stati talmente bene con William e Noemi che abbiamo visto Trinidad solo il minimo indispensabile. Oltretutto è a pochi chilometri dal mare e dicono abbia una spiaggia bellissima. Insomma, siamo rimasti d’accordo che torneremo da loro per concentrarci di più su quella zona. Davvero ho trovato Trinidad una vera chicca di Cuba.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Dovevamo di nuovo ripartire verso il mare e questa volta bisognava attraversare l’isola per farlo. Ecco, in questo tragitto siamo passati veramente in mezzo alla Cuba rurale perché non abbiamo fatto nessun tratto in autostrada, ma percorso normali strade che collegavano un paese all’altro.

Qui ho visto la gente più povera. E’ stata l’unica occasione in cui, fermandoci per strada, chiedevano se avevamo qualche vestito e del sapone. Ho scoperto che hanno bisogno di detergenti, non di penne per scrivere come avevo letto sulla guida. E sì che era una guida recente.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

Purtroppo il sapone non ho potuto darglielo perché avevo ancora alcuni giorni di permanenza sull’isola. Mi serviva per lavare i panni di Lara, ma ho regalato ad un paio di mamme delle magliette mie e due vestitini di Lara. Lei stava facendo un riposino mentre è successo tutto questo. Al suo risveglio non si è neanche accorta che erano spariti dalla valigia e solo in quel momento ho capito quanto i nostri figli abbiano troppo!

Cayo Santa Maria

Ancora un po’ colpiti per aver visto determinate situazioni, siamo arrivati alla costa settentrionale. In questo tratto di costa ci sono tantissime isole più o meno grandi. Alcune, come nel caso di Cayo Santa Maria, sono collegate alla terraferma da terrapieni e ponti che creano una strada molto suggestiva. Ci si ritrova acqua e mangrovie sia a destra che a sinistra. Mi ha ricordato molto il viaggio per andare da Miami a Key West nelle Florida Keys, il primo viaggio lontano che abbiamo fatto con Lara che non aveva neanche tre anni.

7° Giorno Cayo Santa Maria

La vacanza giunge al termine e ci concediamo gli ultimi giorni stanziali qui a Cayo Santa Maria. Abbiamo alloggiato all’Hotel Memories Paraiso Azul della catena Iberostar. Innumerevoli bagni in mare e in piscina, sole e relax per due giorni pieni considerando il pomeriggio in cui siamo arrivati e la mattina prima di partire. Quando si tratta di stare a contatto con l’acqua mia figlia sfrutta fino all’ultimo minuto.
Bellissimo questo finale rilassante, ci voleva. Ma solo perché abbiamo visto il resto prima. Non avrei potuto tollerare l’idea di tornare da Cuba senza essermi resa conto di quello che succedeva al di fuori da Cayo Santa Maria.

Cosa vedere a Cuba con i bambini: consigli per un tour on the road

8° Giorno Cayo Santa Maria- L’Avana (424 km)

Il nostro aereo partiva alle 22:30, quindi avevamo tutto il tempo di muoverci il giorno stesso da Cayo Santa Maria. Lo abbiamo fatto dopo pranzo, verso le 14:30. Dovevamo fare tutta autostrada, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e l’aereo non aspetta. Inoltre eravamo obbligati a riconsegnare l’auto. Alla fine è andato tutto bene e con largo anticipo eravamo in aeroporto. Ci siamo congedati dall’isola con un’ultima cena in un piccolo ristorante vicino all’aeroporto in cui ci siamo fatti portare da un taxista gentilissimo che ci è tornato a prendere dopo un’oretta.

9° Giorno L’Avana – Parigi – Milano

Di nuovo sull’aereo di ritorno, viaggio notturno e arrivo a Parigi. Questa volta la sosta è stata di quattro ore. Sembra tanto, ma è servito per riprendere conoscenza. Alle 20 del giorno dopo la partenza da L’Avana eravamo in casa a Milano. Come se niente fosse, un piatto di pasta, una doccia e a dormire che la mattina dopo il lavoro, l’asilo e tutto il resto ci aspettava.

Valeria

(foto e testo di Valeria)

Su di lei: Valeria, mamma della piccola Lara nata nel 2011, e moglie di Luca. Siamo appassionati di viaggi. Tutti e tre insieme abbiamo già visitato numerosi luoghi in Italia, in Europa e nel mondo ma c’è ancora tanto da vedere! Anche perché ai nostri programmi si aggiungono sempre nuove mete! Viaggiare mi permette di guardare la vita quotidiana con un’altra prospettiva. Perché come scrisse il grande Marco Aurelio “La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri”.

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