Museo Ferroviario di Pietrarsa: la storia del treno e delle ferrovie italiane a Napoli.
Mentre mesi fa studiavo l’itinerario della nostra vacanza a Napoli (qui trovate il nostro racconto) sapevo benissimo che una tappa imperdibile sarebbe stata la visita al Museo Ferroviario di Pietrarsa. Un museo che ripercorre la storia del treno. Dove all’interno sono in mostra tantissime locomotive antiche a vapore e vagoni, carrozze e treni che hanno percorso la prima ferrovia italiana: la Napoli Portici (nel 2019 compie 180 anni).

Parecchio tempo prima dei nostri cinque giorni nella città partenopea, un articolo di giornale catturò la mia attenzione descrivendo in modo entusiasmante proprio questo particolare museo. Mi ero ripromessa quindi di portarci Andrea, appassionato di treni, qual ora fossimo stati a visitare Napoli e dintorni. Desiderio esaudito nel luglio scorso.
E come sempre se i luoghi meritano di essere conosciuti, io ve li racconto.
Museo Ferroviario di Pietrarsa: i padiglioni
Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa è diventato uno dei musei più importanti d’Europa. Si estende su una vastissima area sia all’aperto che al chiuso. Tutto è ben organizzato e la visita si snoda attraverso diversi padiglioni.
Si comincia dal primo padiglione dedicato alle locomotive antiche a vapore, quelle nere del 1800.

Vi colpirà senz’altro entrarci all’interno sia per l’estesa area che le accoglie sia perché qui potrete vedere in esposizione la copia della Bayard. La prima locomotiva che percorse, il 3 ottobre 1839, il primo tratto ferroviario italiano Napoli Portici in 11 minuti.

In questo padiglione potrete assistere, prima, alla proiezione di un documentario che spiega come nasce la ferrovia, la storia del treno e il suo funzionamento. Successivamente, grazie a delle immagini 3D proiettate sulla locomotiva, potrete vedere un virtual tour della Bayard. Andrea era incantato, rapito dal racconto. I bambini piccini adorano i treni. Devo ammettere che è piaciuto anche a me e Simone che tanto piccoli non siamo!
Nel secondo e terzo padiglione sono esposte le carrozze automotrici. Si possono ammirare dall’esterno ma anche salire a bordo per la gioia degli amanti dei treni!


Di sicuro quella che colpisce maggiormente è la “Carrozza Reale S10” il salone del treno reale costruito dalla FIAT per le nozze di Umberto II di Savoia con Maria Josè del Belgio. E poi potrete vedere molti vagoni d’epoca.
Nel quarto padiglione troverete invece le locomotive diesel, a trasmissione elettrica più vicine ai nostri tempi.

Il quinto padiglione invece si trasforma in una sala cinematografica. Vengono proiettate immagini tratte da film degli anni ’60 dove, i grandi del cinema, hanno utilizzato per alcune scene proprio il treno. Io amo le pellicole in bianco e nero. Passione trasmessa dai miei genitori. Quindi non mi è stato difficile riconoscere Totò, il Principe Antonio De Curtis, nel film “Destinazione Piovarolo” oppure il grande Vittorio De Sica e Clark Gable nella pellicola “La Baia di Napoli” e il bravissimo Marcello Mastroianni.


Il sesto padiglione è dedicato agli utensili e attrezzature varie che sono state utilizzate negli anni. Quelle che hanno fatto la storia della ferrovia.
Il settimo e ultimo padiglione accoglie il modellismo. Moltissimi esemplari di locomotive, vagoni e carrozze dal 1800 fino ai giorni nostri hanno entusiasmato Andrea. Era davvero euforico ed mi ha imposto di scattare una marea di foto per poterle rivedere anche una volta a casa.


Troverete anche plastici enormi. Inoltre sono esposte le rotaie dell’800 a doppio fungo ancorate su traverse di pietra lavica impiegate sulle prime ferrovie italiane.


Dove si trova il museo
Il museo si trova nei capannoni del Reale Opificio borbonico a Pietrarsa. Una fabbrica che, nel 1840, fu voluta da Ferdinando II di Borbone per la produzione di locomotive italiane a vapore. Esattamente un anno dopo l’inaugurazione della linea ferroviaria Napoli Portici.

Come raggiungere il museo
Raggiungere il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa è molto semplice. È possibile arrivarci sia in auto che in treno ma vi consiglio questa seconda modalità come mezzo di trasporto. Noi abbiamo fatto così ed in meno di dieci minuti eravamo a destinazione.
Dalla stazione di Napoli Centrale scendete alla stazione sotterranea Napoli piazza Garibaldi, banchina della metro Linea 2 di Trenitalia. Qui dovete prendere il treno della linea ferroviaria Pompei-Salerno oppure quello diretto verso Torre A. Centrale/Castellammare scendendo a Pietrarsa-San Giorgio a Cremano.
Il museo si sviluppa su un ampio piazzale e si trova a ridosso del mare. Si affaccia sul Golfo di Napoli. L’ingresso è vicinissimo alla stazione ferroviaria.

Museo Ferroviario di Pietrarsa: informazioni utili
I giorni di apertura del museo di Pietrarsa sono il giovedì dalle ore 14:00 alle 20:00; il venerdì dalle ore 9:00 alle ore 16:30. Il sabato e la domenica dalle ore 9:30 alle 19:30.
Per quanto riguarda i ticket d’ingresso le tariffe sono varie, dipende se scegliete la visita guidata o libera. Consultate il sito per maggiori informazioni. Un consiglio: se giungerete al museo in treno ricordatevi di mostrare il biglietto ferroviario alla cassa, otterrete così uno sconto per entrare.

Il museo di Pietrarsa è anche una location ideale per creare eventi ed è uno dei Centro Congressi più grandi del Mezzogiorno. Molte iniziative carine hanno luogo qui durante l’anno. Ad esempio lo scorso dicembre si è tenuta la prima edizione dei mercatini di Natale 2018.
Museo Ferroviario di Pietrarsa: il nostro parere
Potevamo perdere un’occasione migliore di questa per visitare il museo di Pietrarsa? Se siete nella città d’o sole e d’o mare dovete farci una capatina, ve lo suggerisco! E’ un modo diverso dal solito per trascorrere delle ore piacevoli e particolarmente interessanti. Per noi è stato come vivere un viaggio nel tempo, ogni vecchia carrozza o locomotiva ha una sua storia da raccontare.
Poi Andrea, come moltissimi bambini maschi, ama tutto ciò che va su rotaie quindi se avete figli con questa passione (ma anche adulti) e siete nei dintorni di Napoli andateci! E’ un luogo adatto ai piccoli ma dove anche i grandi tornano bambini.

Sono stata davvero felice di essere riuscita a portarci Andrea e ad esaudire un suo desiderio. Era talmente contento che continuava a correre da una locomotiva all’altra. Questa sua gioia ha confermato, ancora una volta, che ho azzeccato la gita ideale per lui e di quanto conosca i suoi gusti.
Irene ▪ viaggi da mamme ▪
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